Rigassificatore, il parere negativo spacca il fronte del sì all’impianto - QdS

Rigassificatore, il parere negativo spacca il fronte del sì all’impianto

Rigassificatore, il parere negativo spacca il fronte del sì all’impianto

giovedì 03 Dicembre 2009

I sindacati rimangono insensibili di fronte al tragico scenario e parlano di “possibilità occupazionali”. Incredibile sortita del sindaco di Priolo (prima favorevole): “Una relazione politica”

SIRACUSA – Là, nel triangolo industriale di Priolo, Melilli e Augusta, un rigassificatore non va fatto. Sono in tanti a dirlo, ma dopo la conferenza dei servizi dello scorso 26 novembre, presso l’assessorato regionale all’Industria, si è aggiunto un documento firmato da Rossana Interlandi, dirigente generale dell’Assessorato Territorio e Ambiente, e Antonino Cuspilici, dell’Ufficio speciale sulle aree a rischio ambientale, che esprime un parere decisamente negativo sulla realizzazione dell’impianto (ieri il QdS ha pubblicato il testo integrale del parere, ndr).
Il documento non ha modificato, tuttavia, più di tanto le posizioni di tutti i soggetti a vario titolo interessati. Lo considera “una questione tipicamente siciliana” il sindaco di Priolo, Antonello Rizza. “ Più che un parere tecnico – sostiene, infatti, Rizza – ha tutto il sapore di un parere politico per alzare il prezzo della contrattazione”. Inoltre, il sindaco di Priolo lancia stilettate pure a Cuspilici, considerando la relazione un excursus di 50 anni di attività industriale, “fatti da uno degli attori principali della situazione attuale”. Non cambia idea, quindi, e rimanda al Governo regionale la decisione ultima sulla quale poi agire.
Non è mai stato per svendere il territorio a fronte delle compensazioni, invece, Pippo Sorbello, sindaco di Melilli. Secondo Sorbello i pareri espressi in sede di conferenza dei servizi servono a poco. Servono i pareri tecnici scritti e inviati al Comune e all’Assessorato competente. “Io – sostiene Sorbello – ho detto no sin dal primo momento, ma se ci sono le condizioni potrei anche essere d’accordo, basta però un solo parere negativo affinché il mio no sia perentorio”.
Per il sindaco di Augusta, Massimo Carrubba, i due dirigenti hanno prodotto un contributo alla discussione sul rigassificatore. “Adesso la Regione, nella fattispecie l’assessorato all’Industria, – sottolinea Carrubba – dovrà fugare ogni dubbio sulla sicurezza, solo allora potremo riprendere a parlare di compensazioni”.
Più critici e aggressivi, invece, i sindacati. “Restiamo sempre convinti della necessità e della strategicità del rigassificatore –  afferma Paolo Sanzaro, segretario provinciale della Cisl – perché l’impianto non è fine a se stesso,  ma è inserito in un programma più articolato, che può allargare le possibilità occupazionali nella nostra provincia”. Dello stesso avviso Gino Carnevale, segretario generale della Cgil siracusana, che rimanda alla politica la sopravvivenza di un territorio a vocazione industriale, in cui il rigassificatore rappresenterebbe la scelta di tutelare, mantenere e potenziare la zona industriale. Per Enzo Toscano dell’Ugl Chimici, il documento ha solo sancito una verità lapalissiana. “Se la sicurezza non è totale – conclude Toscano – saremo sempre contrari, ribadiamo quindi l’opportunità di realizzarlo off-shore”.
E mentre l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mario Milone, non rilascia alcuna dichiarazione prima di avere letto il parere rilasciato dai “suoi” dirigenti generali, il presidente della Provincia regionale di Siracusa, Nicola Bono, dichiara che “in caso di parere negativo degli organi preposti, la Provincia non può che prenderne atto”. Le misure di compensazione passano in subordine.
Intanto, per fare capire la situazione ambientale nella zona, dopo lo sforamento, per sette giorni consecutivi, dei limiti delle polveri sottili, il sindaco di Siracusa Roberto Visentin ha emesso un’ordinanza con la quale vieta da oggi la circolazione delle auto non catalizzate, dalle 8 alle 18, in tutto il territorio urbano. Il divieto non riguarda le frazioni di Cassibile e Belvedere.
L’ordinanza resterà in vigore fino a quando i valori del Pm10 rientreranno nella norma. Il Pm10, uno dei sette agenti più inquinanti dell’aria, è definito come il materiale particolato con un diametro aerodinamico medio inferiore a 10 micron (1 µm = 1 millesimo di millimetro). Deriva, in particolare, dalle emissioni della combustione dei motori (autocarri, automobili, aerei), del riscaldamento domestico, da lavorazioni meccaniche, dei cementifici, dei cantieri, da inceneritori e centrali elettriche.
 


E il ministro dell’Ambiente si dichiara contro…l’ambiente
 
SIRACUSA – “È un comportamento colpevole e irresponsabile. Faremo battaglia per sbloccare l’autorizzazione per la realizzazione del rigassificatore di Priolo”. A dirlo non è un industriale, ma il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Non tenendo minimamente conto di ciò che hanno scritto dei tecnici istituzionali, Prestigiacomo si limita a ripetere che “l’impianto è strategico per la sicurezza energetica del Paese e in una Sicilia in condizioni drammatiche. Si tratta di un investimento di capitale privato di oltre mille milioni di euro in un territorio che ne ha assolutamente bisogno”.
“Posso capire le compensazioni dal punto di vista ambientale ma non le ragioni del ritardo”. Poi, nonostante il ministro conosca bene quel territorio e le devastazioni ambientali, lancia un “avvertimento” al presidente della Regione: “Per quanto mi riguarda – ha concluso – l’appoggio al governo Lombardo passa anche da queste scelte”.
Tante le risposte a Prestigiacomo. Una tra tutte, quella di Giovanni Pistorio, capogruppo del Mpa al Senato: “Sui presunti ritardi della Regione, qualora ci fossero, sarebbero solo un doveroso rispetto della volontà dei cittadini che tre anni fa si espressero quasi unanimemente contro la realizzazione di un impianto che non garantisce né sicurezza né convenienza per gli abitanti dell’area”.

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