Bipartisan il fronte del no: “Zona ad alto rischio ambientale, in Sicilia già arriva gas per 31 mld di m/c”. Gennuso: “Il ministro vive sulla luna, impianto strategico solo per chi lo realizza”
SIRACUSA – PALERMO – Il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Gennuso, ha scritto una lettera a Stefania Prestigiacomo, criticando la posizione favorevole del ministro per l’Ambiente al rigassificatore di Priolo sul quale l’assessorato regionale Territorio nell’ultima conferenza di servizi ha espresso parere negativo.
“Ministro – scrive Gennuso – lei vive sulla luna o trascura davvero la terra in cui è nata. Mente sapendo di mentire quando dice che il rigassificatore è strategico per la sicurezza energetica. Sarebbe meglio dire che il rigassificatore è strategico per chi lo realizza, in quanto lo Stato gli assicura l’80% dei mancati profitti per 20 anni, nel caso l’impianto non dovesse produrre per mancanza di materia prima (gas naturale liquido), cosa molto probabile”.
Per Gennuso “questo non è condivisibile, visto che la Sicilia non ha bisogno di gas in quanto ne arrivano 31 miliardi di mc/anno di metano (25 a Mazara del Vallo e 16 a Gela, rispettivamente da Algeria e Libia) e poi ci saranno gli 8 miliardi di Porto Empedocle da lei autorizzati”. “La Sicilia -prosegue il deputato del Mpa – ne utilizza solo il 15%, mentre la rimanenza va a finire nel resto d’Italia; inoltre la Sicilia ha un surplus di energia elettrica pari al 6,5% e possiede 5 raffinerie, di cui 3 nel solo polo industriale siracusano, che producono una quantità di prodotti petroliferi finiti (Gpl, benzine, cheroseni, gasoli, oli combustibili) superiore al 40% del fabbisogno nazionale)”.
Sul rigassificatore Ionio Gas della Erg-Shell che dovrebbe sorgere nel polo industriale vicino alla Polimeri Europa (già Icam esplosa nel maggio 1985), “é necessario sapere che la maggior parte degli insediamenti industriali del siracusano – sostiene Gennuso – non solo sono ad alto rischio di incidente rilevante ma, addirittura, sono altamente inquinanti, tanto che la nostra zona è stata dichiarata nel 1990 ad elevato rischio di crisi ambientale e nel luglio 2002 area in piena crisi
ambientale”.
Sull’argomento si registra anche l’intervento del segretario regionale dell’Udc, Saverio Romano. “Lombardo –si chiede Romano – sul rigassificatore di Priolo, terrà fede al suo no oppure cederà alle pressioni che gli provengono da esponenti del suo governo e anche uomini e da forze ad esso esterne?”. “Anziché procedere alla riqualificazione ambientale dell’intero territorio e ad agire per attivare azioni di risarcimento per il danno ambientale subito – aggiunge – si continuano a registrare pressioni per la realizzazione del rigassificatore di Priolo, in un contesto territoriale già seriamente compromesso a causa degli insediamenti industriali che negli anni hanno causato diversi problemi”.
“L’Udc è per un ambientalismo dei sì – conclude – per le forme di energia alternative, per un ciclo integrato dei rifiuti efficiente e sicuro e ritiene che l’elaborazione di un programma generale per la realizzazione dei necessari rigassificatori debba rispondere ad esigenze generali ed al rispetto dei canoni di rispetto dell’ambiente”.
Intanto, venerdì 11 dicembre, a Roma, si terrà un incontro tra l’Osservatorio provinciale per la Chimica presieduto dal presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, ed il Ministero dello Sviluppo economico. Al centro del vertice la ripresa del confronto sull’Accordo di Programma sulla Chimica, firmato nel dicembre del 2005, per il rilancio del sito di Priolo. In previsione dell’incontro, il presidente Bono ha convocato una riunione dell’Osservatorio provinciale per venerdì prossimo, alle 9.30, presso la sala degli Stemmi della Provincia, in via Roma.