Forum con Antonino Bono, presidente Ersu di Palermo
Come si presenta oggi l’Ersu agli studenti e alle loro famiglie?
“Sicuramente l’Ersu di oggi è più vicino agli studenti di una volta. Siamo riusciti in questi ultimi anni ad offrire sempre più borse di studio rispetto al passato e questo lo abbiamo fatto grazie ad una serie di economie interne di bilancio. La media delle borse di studio che viene restituita il primo anno per mancanza del raggiungimento degli obiettivi di merito è del 20-25% mentre uno studente che rispetta i parametri richiesti se la vede rinnovare automaticamente per gli anni successivi. Inoltre abbiamo istituito una sorta di premio per il quale se lo studente si laurea entro il terzo anno gli concediamo una borsa aggiuntiva di sei mesi. Fra le economie che ho portato avanti, tengo a mettere in evidenza quella della forte riduzione della bolletta energetica. Grazie all’installazione di tre differenti gruppi di pannelli solari su diverse strutture dell’Ente riusciamo a produrre autonomamente circa 80 Kw e ridurre in questo modo del 30-35% il fabbisogno energetico Enel con un risparmi stimato in circa 70.000 euro annui. Tutti soldi che andranno destinati a nuove borse di studio”.
Novità per quanto riguarda l’offerta di nuovi posti letto agli studenti fuori sede di Palermo?
Sì. Dopo tanti lavori di ristrutturazione il prossimo 22 aprile inaugurerò il Convento dello Schiavuzzo, nei pressi di piazza della Rivoluzione a Palermo. E dopo l’estate conto di inaugurare, praticamente sulla stessa piazza, l’Hotel Patria. Se a queste due strutture, già in dirittura di arrivo, sommiamo quella della SS. Annunziata, in via di realizzazione a Casa Professa, aggiungeremo circa 400 posti letto. In questo modo saliranno a 1100 circa i posti letto a Palermo per lo studente fuori sede. Un numero di tutto rispetto a paragone con le maggiori università italiane”.
Come fate a seguire e gestire tutte le strutture e i servizi che vi competono?
“Sempre nell’ottica del risparmio e della migliore funzionalità economica del tutto, ho affidato, non avendo le risorse interne, diverse attività, come la portineria delle case dello studente, la gestione delle mense, la pulizia e la gestione delle risorse energetiche. Questa esternalizzazione, a cui si è arrivati dopo un anno e mezzo di lavoro, ci permetterà di offrire servizi certi e qualificati, per i prossimi sette anni e con costi certi. Il bando è stato aggiudicato per 45 milioni di euro da una ditta non siciliana con una forte esperienza in questo settore. In cambio abbiamo avuto la totale ristrutturazione delle due mense universitarie a spese del vincitore della gara. E se nel breve termine abbiamo forti costi da sostenere, è vero che nel medio termine riusciremo ad avere delle economie legate alla clausola che blocca i costi di gestione per tutti e sette gli anni. Inoltre il vincitore della gara di appalto del global service si è impegnato a realizzare il quarto impianto fotovoltaico che dopo sei anni rimarrà di nostra proprietà.
E per quanto riguarda la gestione del personale? Siete usciti dalla situazione di crisi legata alla carenza di figure professionali interne?
“Attualmente l’Ersu può contare in pianta stabile su 30 figure professionali di ruolo, 30 Lsu e dal 1 febbraio su 30 operatori ex Eas che ci sono stati messi a disposizione dalla regione a seguito della decisa soppressione dell’ente. Si tratta di personale a cui manca pochi anni di servizio per andare in pensione ma che si dimostra fortemente volenteroso e disponibile. Inoltre grazie all’arrivo di figure professionali del settore dell’ingegneria potremo seguire con un buon risparmio su consulenze esterne lo svolgimento delle attività di ristrutturazione delle nuove strutture. Nella nostra pianta organica mancano pero’ ancora le figure dirigenziali. Al momento infatti non posso contare su funzionari direttivi con il titolo della laurea”.
Che altri tipi di sostegno offrite agli studenti?
“Diversi. Recentemente ho messo in atto una sorta di assegno-computer, del valore di circa 600 euro, grazie al quale ben 300 studenti potranno rivolgersi a negozi che si sono convenzionati con noi e dai quali ho ricevuto precise garanzie in termini di prodotto per l’acquisto di un computer. Con una spesa complessiva di circa 200mila euro, siamo riusciti a dare un aiuto importante a molti studenti i quali lamentavano l’impossibilità di comperare direttamente un prodotto informatico e dover essere costretti, per studiare e per stampar i loro lavori, a rivolgersi alle sale informatiche dell’Ateneo. Oggi un computer è indispensabile per poter lavorare e studiare. La positività dell’azione che abbiamo intrapreso spero ci consentirà, con i fondi necessari, di confermarla per gli anni futuri in maniera che ogni studente, abbiente o meno abbiente, abbia il proprio Pc personale. Un’altro modo per far collaborare gli studenti è stata quella del coinvolgimento diretto nella gestione del cinema universitario o, per esempio, nell’apertura e gestione di nuovi punti informativi universitari nelle sedi distaccate o presso comuni lontani dal capoluogo. Con una piccolissima spesa e con l’autonomia degli studenti che si auto-organizzano riusciamo ad essere in questo modo presenti su quasi tutto il territorio. In questa maniera si raggiungono due scopi: incrementare la nostra presenza e l’offerta di informazioni e dare un sostegno agli studenti che si rendono disponibili”.