Imprese, la Sicilia continua ad arrancare - QdS

Imprese, la Sicilia continua ad arrancare

Imprese, la Sicilia continua ad arrancare

martedì 10 Gennaio 2017

Camera di Commercio di Milano: nell’ultimo trimestre 2016 nell’Isola 366.774 aziende attive contro le 367.016 del 2015

PALERMO – Per le imprese siciliane si è chiuso un altro anno all’insegna delle difficoltà. Le realtà imprenditoriali dell’Isola continuano ad arrancare e fanno fatica a star dietro alle “grandi” d’Italia che hanno trainato la lieve ripresa del 2016. A confermarlo è l’ultimo Bilancio presentato dalla Camera di Commercio di Milano: 366.774 le imprese attive in Sicilia nell’ultimo trimestre dell’anno appena trascorso (sui 5.159.868 registrati in Italia), contro le 367.016 del 2015.
Secondo la Cciaa lombarda, a trainare la ripresa negli ultimi tre mesi, sono state le grandi città italiane, Napoli (con una crescita dell’1,8%), Roma e Milano (entrambe all’1,3 %). Nella top ten delle province con il tasso di crescita maggiore rispetto al 2015, non compare, però, nessuna città siciliana. Non c’è molto da meravigliarsi, soprattutto se si considera che ben tre, tra i nove capoluoghi isolani, hanno registrato, addirittura, un calo delle imprese attive nel territorio. Sono Messina (45.038 imprese attive, in calo del -1,9% rispetto all’anno precedente), Catania (79.896, -0,1%) ed Enna (13.196, – 0,4%). Le altre città, pur piazzandosi meglio, non sono mai riuscite a raggiungere tasso di crescita superiore all’1%. Le migliori, Trapani (36.698 imprese attive, lo 0,6% in più rispetto al 2015), Agrigento (34.179, +0,5%) e Ragusa (30.300, +0,4%). Seguono Siracusa (29.359, + 0,2%) e Caltanissetta (20.513, +0,1).
Impietoso il confronto tra il capoluogo siciliano e quello della “virtuosa” Lombardia: 292.708 le imprese registrate a Milano, contro le 75.622 attive a Palermo (comunque in crescita dello 0,3% rispetto al 2015).
Leggermente più roseo, invece, il quadro degli addetti nelle imprese dell’Isola. Stando ai dati forniti dalla Camera di Commercio, nel 2016 sarebbe cresciuto il numero degli occupati in buona parte delle province siciliane. Bene Ragusa (68.244 addetti, + 4,6% rispetto all’anno precedente), Messina (93.651, +3,7%) e Catania (170.140, +3,9%) che si piazzano sopra la media nazionale (3%).
 
Miglioramenti anche ad Agrigento (54.033 addetti, in crescita del 2,4%), Trapani (65.127, +2,4%), Enna (21.144, +2,2%) e Caltanissetta (38.030, + 0,2). Male Siracusa (63.337 addetti, in calo dello 0,2%). Disastrosa, ancora una volta, la situazione del capoluogo.  A Palermo, nell’ultimo trimestre del 2016 la Cciaa ha registrato 172.934 addetti (contro il 1.945.265 di Milano) in calo de 2,3% rispetto all’anno precedente.

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