PALERMO – Deve causare una reazione allergica la Pubblica amministrazione siciliana. Almeno così sembrerebbe, leggendo le statistiche dell’Inps sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici dell’Isola. Nel 2015, la regione è risultata la seconda in Italia, dopo il Lazio, per numero di certificata trasmessi: sono stati quasi 800 mila, cioè oltre il 12% dei circa 6 milioni di certificati complessivi contati a livello nazionale.
Si tratta di un valore ben più elevato rispetto a quello osservabile nel settore privato: infatti, relativamente a tale comparto in Sicilia, nel 2015, sono stati emessi poco più di 600 mila certificati medici (appena il 5,8% dei 12 milioni di certificati complessivi).
Per mettere un freno alla sproporzione il Governo sta correndo ai ripari: entro la fine del mese corrente si attende il decreto sul nuovo testo unico del pubblico impiego, ultimo tassello della riforma Madia.
Si tratta di un valore ben più elevato rispetto a quello osservabile nel settore privato: infatti, relativamente a tale comparto in Sicilia, nel 2015, sono stati emessi poco più di 600 mila certificati medici (appena il 5,8% dei 12 milioni di certificati complessivi).
Per mettere un freno alla sproporzione il Governo sta correndo ai ripari: entro la fine del mese corrente si attende il decreto sul nuovo testo unico del pubblico impiego, ultimo tassello della riforma Madia.
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