Tra i disturbi psicologici, a incidere maggiormente è la depressione, presente in 1.524 suicidi (da sola o in associazione con altri stati morbosi). Tra le patologie fisiche, invece, è il tumore a ricorrere nel maggior numero di casi (299, il 2,3% sul totale).
Il numero di certificati in cui compaiono malattie fisiche, inoltre, ha registrato un trend di crescita nell’ultimo anno preso in analisi dal rapporto Istat. Nel 2013, infatti, la percentuale individuata è del 6,6% contro il 5% dell’anno precedente.
DIFFERENZE PER GENERE E CLASSI D’ETA’. La morbosità associata a suicidio, varia in base a genere ed età. In linea di massima, il numero di suicidi verificatesi in presenza di patologie rilevati, aumenta con l’avanzare dell’età.
I casi femminili (2.812 tra quelli analizzati contro i 10.065 maschili), inoltre, presentano una maggiore comorbosità rispetto a quelli maschili (27% contro 16%). Differenza particolarmente evidente nel caso delle malattie mentali dove la frequenza più alta è registrata tra le donne tra i 35-64 anni (23% dei casi contro il 12% maschile), e tra le over 65 (20% contro 10%). Per le malattie fisiche, invece, le proporzioni sono simili tra uomini e donne fino ai 65 anni. Dopo, la percentuale è più elevata tra gli uomini (12% contro 10%).
LUOGO DEL DECESSO. Circa il 50% dei suicidi avviene nelle abitazioni private. La percentuale aumenta nei casi associati a malattia mentale (57%).
In presenza di malattie fisiche, invece, circa il 13% dei suicidi si verifica in istituti di cura pubblici, privati, accreditati (contro l’11,7 % registrato in caso di malattie mentali).
DIFFUSIONE GEOGRAFICA. Il rapporto Istat mette in evidenzia anche la distribuzione geografica del fenomeno. Il maggior numero di casi è stato registrato al Nord e al Centro.
Per quanto riguarda la presenza di malattie fisiche, le percentuali più alte (relative alla fascia d’età over 65, quella con maggior incidenza) si sono registrate nel Nord-Est (13% sul totale) mentre quelle più basse al Sud e nelle Isole (10%). Nel caso della presenza di malattie mentali, invece, le proporzioni sono leggermente diverse.
La fascia d’età con maggior incidenza (tra i 35 e i 64 anni) ha registrato percentuali più alte al Centro (17%). Anche in questo caso, però, il minor numero di casi si è verificato nel Mezzogiorno, appena il 13% del totale.