L’assessore regionale al Turismo Strano parla dei programmi per il settore a 360 gradi. L’ultimo treno per superare il gap e arrivare a un vero sviluppo
PALERMO – “Il 15 dicembre prossimo verrà esaminata la direttiva degli alberghi, il piano di promozione e i regolamenti sui distretti turistici, a seguire verranno pubblicati i bandi”. La notizia è stata ufficializzata dall’assessore regionale al turismo Nino Strano, nel corso dell’Open Forum “Sicilia alla ricerca del tempo perduto” svolto in un noto albergo di Palermo subito dopo l’inaugurazione di Travelexpo In, il salone dell’offerta turistica siciliana di eccellenza.
Il titolare dell’assessorato al turismo ha anche annunciato che intende procedere sulla strada delle delegificazione e vuole “liberare il turismo dai tavoli di concertazione”. “Parliamo tra uomini – ha detto provocatoriamente – basta agenzie e tavoli”. Quindi a Giuseppe Cassarà, responsabile per il Mezzogiorno di Confturismo, ha ribadito come “i fondi Po 2007-2013 siano l’ultimo treno per superare il gap e arrivare a un vero sviluppo”; Strano ha replicato dicendosi “felice” che “siamo all’ultimo round dei fondi Por”. “Finalmente – ha spiegato – possiamo ambire alla maturità e seguire l’esempio della regione valenciana. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare perché il tutor rappresentato dall’Europa non ci sarà più”.
Tra i progetti in cantiere, ha anticipato Strano, la creazione di un distretto dei laghi e la realizzazione di una stazione Siremar a Sant’Agata di Militello per le navi dirette alle Eolie. Per Giovanni Avanti, presidente della Provincia di Palermo, “al di là delle idee vulcaniche dell’assessore Strano, serve comunque una strategia in cui siano coinvolte le province, i privati e gli operatori”. Secondo Emilio Becheri, amministratore unico di Mercury Srl e curatore del Rapporto, “la Sicilia continua ad essere una delle poche regioni in cui è maggiore il divario tra potenzialità e realtà in ambito turistico; mentre l’offerta è ancora orientata al comparto balneare. Antonio Purpura, direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Finanziarie dell’Università di Palermo ha evidenziato che la Sicilia è percepita come destinazione appetibile, però si continuano a spendere fondi e risorse per partecipazione a fiere del turismo e campagne pubblicitarie sui giornali.
Questo intervento ha suscitato la replica di Pietro Di Miceli, responsabile marketing e promozione turistica dell’assessorato regionale al turismo: “Negli ultimi anni la spesa dedicata alla promozione turistica è progressivamente diminuita. Infatti, rispetto agli anni ‘90, dove circa l’80% degli investimenti era dedicato proprio al marketing, adesso la quota più consistente dei fondi va ad eventi e manifestazioni sul territorio. Dei fondi del Po 2000-06, circa 73 milioni di euro, solo 30 milioni di euro sono stati destinati alle campagne pubblicitarie”.