Si è conclusa giovedì a Barcellona l’edizione 2017 della Mobile world congress, fiera mondiale della tecnologia mobile
BARCELLONA – Il vecchio che avanza. È curioso che a dominare la scena dell’edizione 2017 del Mobile world congress – la più importante fiera mondiale della tecnologia mobile, cui hanno preso parte le più grandi aziende del settore e che ha chiuso i battenti giovedì 2 marzo – sia stato un telefono considerato vintage, ovvero la riedizione dello storico 3310 di Nokia.
Si tratta di una versione rinnovata dell’apparecchio messo in commercio nel settembre del 2000 e di cui furono venduti circa 130 milioni di pezzi nei cinque anni di commercio. Il nuovo 3310 vuole riprodurre le caratteristiche principali del predecessore, puntando tutto su economicità e resistenza. Il modello presentato quest’anno ha uno schermo a colori più grande di quello del suo predecessore, ma sarà spesso solo la metà, dotato di fotocamera (accessorio non presente in precedenza) e batteria rimovibile. Si potrà inoltre usare per giocare a Snake, il gioco diventato un simbolo del telefonino.
Con questo prodotto estremamente competitivo sul prezzo (quello finale si aggirerà intorno ai 50 euro), Nokia non punta a competere con gli smartphone presenti sul mercato (non ha 3G, quindi niente connessione a Internet), ma a raggiungere una fetta di consumatori che vuole un telefono semplice,soltanto per telefonare e inviare Sms.
Tra i ritorni da segnalare c’è anche quello di Blackberry, che ha presentato uno smartphone, chiamato KeyOne, capace di unire un display da 4,63 pollici alla classica tastiera fisica. A rilanciare il marchio è la cinese Tlc, già leader nella produzione di tv, che punta su un sistema operativo rinnovato basato su Android.
Sarà il mercato a decidere se le strategie di Nokia e Tlc produrranno i frutti sperati. Di certo si tratta di mosse coraggiose all’interno di un settore sempre più caratterizzato da tecnologie che si evolvono a una velocità impressionante e che in occasione del Mobile world congress hanno mostrato ancora una volta i muscoli.
A Barcellona Samsung ha presentato il Galaxy Tab S3, la risposta di Android ad iPad Pro, un prodotto ottimizzato per il gioco, con uno schermo da 9,7 pollici, che comprende la Api Vulkan per una grafica avanzata e la funzione Game Launcher, per migliorare l’interfaccia utente e personalizzare il gioco. Il tablet riproduce video in 4K e dispone di altoparlanti quadrifonici.
Quella di Huawei è stata tra le presentazioni più seguite del Mwc e ha avuto come protagonista il nuovo P10, smartphone top di gamma dotato di specifiche hardware migliorate e di un nuovo modulo a Dual Camera giudicato estremamente innovativo. Disponibile anche una versione Plus con display da 5,5 pollici, Ram da 4 GB, 64 GB di spazio di archiviazione e fotocamera da 20 megapixel realizzata in collaborazione con Leica.
A rubare la scena tra gli smartphone è stato anche il G6 presentato da Lg, caratterizzato da uno schermo 18:9 pensato per ottimizzare la visione dei video. Il display da 5,7 pollici occupa quasi per intero la parte frontale del prodotto ed è ottimizzato per poter essere usato con una sola mano. Tra le altre caratteristiche, una doppia fotocamera posteriore da 13 megapixel con ottica grandangolare da 125 gradi e una fotocamera frontale da 5 megapixel con campo ampliato di 100 gradi per rendere ancora più semplici i selfie di gruppo.
Al Mwc di Barcellona, oltre che di tablet e smartphone, si è parlato anche dei futuro delle reti mobili, che nei prossimi anni permetteranno agli utenti di comunicare in 5G. La nuova tecnologia consentirà di scaricare un film in pochi secondi e soprattutto una connessione sempre più efficiente tra i diversi dispositivi. Oltre a un servizio migliore, questa importantissima innovazione promette di portare con sé 150 miliardi di dollari di investimenti e 3 milioni di posti di lavoro per aziende e dipendenti. A presentare questi dati è stata la Gsma, la compagnia internazionale degli operatori telefonici nel mondo, che ha annunciato come la prossima rivoluzione di internet inizierà a vedere la luce già dal prossimo anno in ogni Paese europeo.