Il quadro è sempre il solito: l’Isola continua a restare un riferimento nazionale per il settore eolico, ma non riesce ad avvicinarsi alle prime nella produzione fotovoltaica. Inoltre si arena nel capitolo potenzialmente più interessante (anche per l’alta incidenza sull’occupazione per ogni MW installato) che è quello delle bioenergie.
Una disattenzione che causa lo spreco dell’enorme patrimonio isolano di scarti agricoli e forestali. Nel complesso la produzione elettrica sostenibile siciliana non riesce a superare lo scoglio del 4,5%, un terzo del dato prodotto dalla Lombardia.