Un'alleanza tra comuni Unesco per rilanciare l'industria blu - QdS

Un’alleanza tra comuni Unesco per rilanciare l’industria blu

Giorgia Lodato

Un’alleanza tra comuni Unesco per rilanciare l’industria blu

martedì 11 Aprile 2017

Un progetto dell’assessorato regionale al Turismo mette insieme Etna, Piazza Armerina e Val di Noto. Eventi culturali, tematici e l’utilizzo della tecnologia per incrementare i visitatori

CATANIA – Un’alleanza tra ventisette comuni ricadenti nell’area dei siti Unesco Monte Etna, Piazza Armerina-Villa romana del Casale, Val di Noto per rilanciare e promuovere i siti Unesco siciliani. È questa la ricetta giusta per puntare alla riqualifica dell’offerta turistica dell’isola, a partire dall’informazione, secondo la Regione Siciliana.
Un progetto ambizioso, presentato ai ventisette sindaci dall’assessore regionale al turismo, sport e spettacolo, Anthony Barbagallo venerdì 7 aprile al palazzo dell’Esa di Catania e pensato per esaltare la qualità dell’offerta turistica siciliana attraverso una nuova immagine “coordinata e riconoscibile, improntata al valore supremo dell’arte e della cultura iscritto nella lista del patrimonio mondiale”.
E proprio i beni e gli itinerari storico culturali saranno i protagonisti del nuovo piano di comunicazione turistica, che prevede, innanzitutto, una segnaletica chiara e omogenea per rintracciare i principali beni monumentali delle città, con tanto di tabelle descrittive e totem, pieghevoli monografici con le principali informazioni relative a servizi, trasporti, possibilità di alloggio, mappe ed eventi cittadini, oltre a una piattaforma multimediale creata ad hoc per l’evento multilingue e accessibile da smartphone e tablet attraverso il QR code, dove gli utenti potranno trovare una galleria fotografica, un virtual tour dei luoghi più rilevanti, un audio guida e panoramiche a 360 gradi.
Ma non solo. Nel programma di promozione turistica dell’assessorato c’è spazio anche per la realizzazione di eventi culturali tematici e per la creazione di un’offerta turistica che guarda al mercato internazionale. “Abbiamo già fatto molto su questo punto – ricorda l’assessore Anthony Barbagallo durante l’incontro – con la predispozione dei percorsi turistici ormai attivi da più di un anno che hanno dato un grande riscontro in termini di presenze e gradimento dei visitatori, come il Treno del vino e Il Treno dei castelli sull’Etna, la rassegna Anfiteatro di Sicilia – che quest’anno ha aggiunto al teatro greco-romano di Catania e a quello di Taormina il teatro di Tindari e quello di Segesta – per arrivare alla Strada degli scrittori e alle via Francigene per il turismo spirituale e religioso”.
I comuni interessati – Linguaglossa, Milo, Adrano, Ragalna, Maletto, Castiglione di Sicilia, Nicolosi, Randazzo, Piedimonte Etneo, Pedara, Trecastagni, Aci Bonaccorsi, Viagrande, Belpasso, Militello Val di Catania, Biancavilla, Bronte, Santa Maria di Licodia, Zafferana etnea, Sant’Alfio, Giarre, Mascali, Catania, Caltagirone, Noto, Parco archeologico Villa del Casale – saranno dotati della nuova segnaletica, di nuovi prodotti informativi e di una nuova app per rendere il patrimonio monumentale e paesaggistico più fruibile anche ai turisti.
Un’offerta standard che in Sicilia “è rimasta per troppo tempo è una chimera” secondo l’assessore, che insiste sulla necessità di una programmazione seria e concreta per rilanciare il turismo. “Bisogna lavorare non soltanto a livello di predisposizione dell’offerta, ma anche in quello della fruibilità dei siti e della riconoscibilità degli stessi. Spesso, in passato, a chi veniva da fuori veniva difficile individuare le strade di accesso per la mancanza di una segnaletica adeguata – aggiunge. Oggi non solo abbiamo colmato questa lacuna, ma abbiamo realizzato una serie di prodotti per metterci al pari con gli standard praticati nei principali siti turistici nazionali e internazionali”.

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