I 3804 in servizio sono la principale spesa in bilancio. Le politiche per il “contenimento”. L’assessore Lombardo: “Nessuna nuova assunzione e orari di lavoro da ridefinire”
CATANIA – La via di uscita dalla situazione economica in cui verte il Comune di Catania, oltre che dagli stanziamenti del Cipe, passa anche attraverso il contenimento della spesa. Lo ha ripetuto più volte e in diverse sedi l’assessore al Bilancio del Comune etneo, Gaetano Riva, che ha ribadito la via del contenimento della spesa come quella che l’amministrazione Stancanelli sta battendo per fare cassa. La spesa relativa al personale è una tra le voci elencate da Riva, dal momento che la voce risorse umane è quella che più di tutte incide sul bilancio (145 mln € nel 2008), date anche le dimensioni elefantiache che, negli anni, ha assunto il Comune.
“Il problema – spiega l’assessore al Personale, Agatino Lombardo – nasce dalle progressioni verticali, avvenute in seguito a concorsi interni negli anni passati; questo ha causato la disfunzione della pianta organica. Attualmente – continua – stiamo procedendo alla riorganizzazione, per cui abbiamo istituito un tavolo tecnico, per capire dove le risorse sono in eccesso e dove, invece, il personale è carente, e rivedere, così, la pianta organica”.
Attualmente, la dotazione organica del Comune, supera le quattromila unità: sono infatti 4147 i dipendenti in dotazione su pianta organica. “I numeri hanno già iniziato a diminuire – continua Lombardo – e oggi, al dicembre del 2009, i dipendenti sono 3804, per via dei 400 pensionamenti dell’ultimo anno e mezzo. Abbiamo anche la certezza che, entro il 2010, altri 119 dipendenti andranno in pensione: arriveremo così a 3692 unità e non si procederà a nessuna nuova assunzione, almeno per tutto il 2010”.
Per razionalizzare la spesa sul personale, anche la ridefinizione degli orari di lavoro dei dipendenti e la sospensione di alcuni rientri pomeridiani: “Abbiamo creato un altro tavolo tecnico – prosegue Lombardo – per ridefinire l’orario di lavoro, confrontandoci con i sindacati, sempre con il fine di razionalizzare la spesa; abbiamo incontrato i vari direttori per capire quali uffici tenere aperti anche nel pomeriggio e quali no”.
Riduzione progressiva del numero, eccessivo, di dipendenti, e razionalizzazione degli orari. Eppure, a fronte di una pianta organica che supera i 4000 dipendenti, molti i servizi e gli uffici comunali in cui il personale scarseggia e, al contrario, uffici in cui questo, gira i pollici per mancanza di lavoro. I musei, ad esempio, sono spesso chiusi per mancanza di risorse umane, per non parlare del corpo dei Vigili Urbani, che da anni soffre di mancanza di organico: 510 vigili su un organico di 648.
“La razionalizzazione prevede anche l’impiego di personale per i musei – continua Lombardo – stiamo emanando un ordine di servizio per reperire personale con le competenze adatte, per impiegarli nei siti comunali. Per quanto riguarda i vigili urbani – conclude – non sono previsti concorsi, ma 14 assunzioni nel 2010, relative al concorso già espletato”.