Sicilia: 5,6% di imprese culturali e creative - QdS

Sicilia: 5,6% di imprese culturali e creative

Adriano Agatino Zuccaro

Sicilia: 5,6% di imprese culturali e creative

giovedì 03 Agosto 2017

Il sistema produttivo culturale e creativo incide per il 6,8% sul totale delle attività economiche in Italia. In Sicilia 16.355 delle 289.112 attività del Belpaese

ROMA – Sono ben 413.752 le imprese che a fine 2016 compongono il sistema produttivo culturale e creativo italiano ed incidono per il 6,8% sul totale delle attività economiche del Paese. Lo dicono i numeri del Rapporto “Io sono cultura – 2017”, coi dati di Unioncamere e Fondazione Symbola.
In particolare, le imprese che operano nei settori del CoreCultura, direttamente collegate alle attività culturali e creative, sono 289.112, mentre 124.640 sono inserite nella componente creative driven, dove confluiscono tutte le attività economiche non strettamente riconducibili alla dimensione culturale ma caratterizzate da strette sinergie con il settore. In Sicilia si trovano 16.355 delle 289.112 imprese italiane direttamente collegate alle attività culturali e creative: Il 5,65% del totale. Un numero modesto se rapportato alla Lombardia (61.231), al Lazio (41.368) e al Veneto (23.110), solo per citare il podio.
A livello nazionale le 289.112 imprese sono così distribuite: 51,6% da associare alle industrie culturali (149.042) ed un altro 43,8% alle industrie creative (126.671). Il restante 4,6% delle imprese che compongono il cuore delle attività culturali e creative ascrivibile per il 4,3% alle performing arts e arti visive (si contano 12.337 imprese) e per lo 0,4% al patrimonio storico-artistico (1.061), dove prevale, come noto, la gestione pubblica piuttosto che quella privata. A questi quattro macro-domini va ad aggiungersi la componente creative driven: pari al 30,1% delle attività che costituiscono complessivamente il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, si legge nel Rapporto.
Approfondendo l’analisi settoriale, emerge il ruolo rilevante, tra le industrie creative, delle attività dell’architettura (63.090 imprese in Italia, 2.873 in Sicilia) e della comunicazione (43.417 in Italia, 2.421 in Sicilia), per quanto anche il segmento del design racchiuda un numero non trascurabile di imprese (20.164 in Italia, 520 in Sicilia).
Ad ogni modo, tra i sottosettori è l’editoria a contare il maggior numero di imprese (96.264 in Italia, 6.927 in Sicilia). Soffermando l’attenzione sulla composizione settoriale delle imprese del CoreCultura, è possibile valutare le diverse specializzazioni regionali. Relativamente alle industrie creative, le regioni che in generale mostrano una specializzazione più evidente nell’architettura sono quelle del Nord, con la Valle d’Aosta al primo posto (incide per il 31,7%) ed il Veneto al secondo (29,1%); al terzo posto si colloca, invece, il Molise (27,7%).
Se nell’ambito della comunicazione risalta la dimensione metropolitana, e quindi la leadership del Lazio (17,4%) e della Lombardia (17,3%), il design primeggia nei territori del made in Italy, con particolare riferimento alle Marche (14,1%) e all’Emilia Romagna (10,4%), prosegue il Rapporto. All’interno delle industrie culturali, spicca ancora una volta il peso che il settore cinematografico e audiovisivo ha nel Lazio (11,4%), mostrando una incidenza più che doppia rispetto al dato medio nazionale (5%).
In merito alle attività dei videogiochi e software, presentano delle incidenze leggermente superiori alla media Italia (11,6%) alcune regioni settentrionali (Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige al primo posto, Lombardia e Piemonte a seguire), mentre non si evincono sostanziali differenze regionali per la musica.
Le regioni del Sud, infine, si confermano come più orientate nel settore dell’editoria e della stampa: 6.927 imprese in Sicilia, il 7,2% del totale nazionale.
Per quanto riguarda le attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storicoartistico, è la Sardegna che registra l’incidenza più elevata di imprese sul totale del core culturale (2,1%), mentre con riferimento alle performing arts e arti visive si colloca al primo posto la Sicilia (6,6%).

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