CATANIA – Si è tenuta ieri la Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile organizzata dall’Anci, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, presso la sede del Comune di Catania. La giornata è stata dedicata allo studio e al confronto di idee sulla mobilità sostenibile integrata, inclusiva, ma soprattutto della mobilità sostenibile competitiva in contesti urbani.
“Abbiamo due tipi di problema – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti presente alla Conferenza – Dobbiamo ammodernare i nostri automezzi e col Governo stiamo studiando una possibilità di rottamazione. Quindi, chi cambia l’auto per acquistarne una più nuova potrebbe avere un incentivo. Ma tutto è da vedere. Ancora è da inserire nella legge di Bilancio, se ne avremo l’occasione per poterlo fare. Ma dall’altra parte avremmo bisogno di utilizzare anche meno auto. Quindi dobbiamo avere un parco macchine più nuovo e utilizzare meno auto e per utilizzarle poco ci siamo affidati soprattutto alle città”.
“Avevamo stanziato 35 milioni per coprire i progetti più avanti in graduatoria – ha aggiunto Galletti – quelli che ritenevamo i più idonei, ma ci siamo resi conto della bontà dei progetti e ci metteremo altri 45 milioni, quindi per un totale di 80 milioni, per coprire tutti i progetti che sono stati fatti dai Comuni che riguardano il bando previsto dal collegato ambientale casa-scuola e scuola-lavoro”.
“Sono arrivati cento progetti da parte dei comuni, che si sono aggregati tra di loro per fare una mobilità integrata. E devo dire che sono bei progetti, anche innovativi. I Comuni sono in grado oggi di avere una progettualità anche buona”.
“Sono arrivati cento progetti da parte dei comuni, che si sono aggregati tra di loro per fare una mobilità integrata. E devo dire che sono bei progetti, anche innovativi. I Comuni sono in grado oggi di avere una progettualità anche buona”.
Anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Associazione dei Comuni, è intervenuto in merito alle abitudini degli italiani, che privilegiano il trasporto privato a discapito di quello pubblico: “Purtroppo oggi – ha commentato Decaro – c’è uno scompenso: un utilizzo ancora molto alto del trasporto privato. Una città ideale, secondo noi, dovrebbe dividere gli spazi in tre: trasporto privato, collettivo e mobilità ciclo-pedonale”.
“Per fare questo bisogna incentivare l’utilizzo del trasporto collettivo, l’utilizzo della bicicletta attraverso il rinnovo del parco mezzi, l’aumento delle percorrenze chilometriche, cioè l’aumento delle corse e la riduzione dei tempi di attesa dei mezzi pubblici, e contemporaneamente nuove infrastrutture e incentivi per la mobilita ciclistica. Credo che con un finanziamento del ministero gli incentivi alla mobilità ciclo-pedonale faranno un passo in avanti in maniera decisa perché è un investimento che crediamo sia davvero importante”.
“La mobilità – ha sottolineato il presidente dell’Anci – è un diritto così come sanità, scuola e la casa, che dobbiamo assicurare ai nostri concittadini’’.
Concludendo le sue considerazioni in merito, ha aggiunto Decaro: “L’esperienza degli assessori al Traffico è che alla fine i cittadini se hanno un’alternativa all’uso del mezzo privato la utilizzano. Se il mezzo di trasporto collettivo è efficiente ed efficace, fa risparmiare e permette di arrivare prima in centro. Il problema è che, a fronte di tante aree pedonali, zone a traffico limitato, tariffazione della sosta che i comuni negli anni hanno ampliato, dobbiamo offrire un sistema di trasporto pubblico più efficiente altrimenti i cittadini non sanno come spostarsi”.

