Feste all’insegna dell’austerità, l’ospitalità in famiglia o in campagna riscuote sempre maggiori consensi tra i vacanzieri. Privilegiate le zone interne della Sicilia. Tre le capitali europee vanno per la maggiore Vienna e Parigi
PALERMO – Quest’anno le festività natalizie, Capodanno compreso, saranno all’insegna dell’austerità per i siciliani che opteranno per B&B e agriturismi. Questi, infatti, sembrano riscuotere un gradimento sempre crescente non solo perché il loro costo rientra nei budget più contenuti ma anche perché l’ospitalità in famiglia o in campagna attrae sempre più consensi. La notizia arriva da un’indagine effettuata dal portale di informazione turistica Sicilia travelnostop sulla base di indicazioni fornite da alcuni tour operator dell’Isola.
Chi parte privilegerà le zone interne della Sicilia, come peraltro era già emerso durante Travelexpo In, il Salone dell’offerta turistica siciliana d’eccellenza che si è svolto a Palermo il primo weekend di dicembre. Analoghi consensi ricevono, anche se per quel che riguarda la fascia economica medio-alta, le strutture alberghiere di 4 e 5 stelle dotate di centri benessere che propongono pacchetti integrati. Anche a causa della crisi economica, molti tour operator hanno deciso di ridimensionare l’offerta turistica sulle destinazioni estere.
Tra le più gettonate l’Egitto, con Sharm El Sheik e le crociere sul Nilo, mentre tra le capitali europee un ruolo di primo piano continuano a ricoprirlo Parigi e Vienna.
Chi non ha problemi economici opta per il lungo raggio, concentrandosi soprattutto su America e Cina che sono tra le mete più ambite insieme ai paesi tropicali. Secondo l’indagine la tendenza dei siciliani è in linea con quella europea che fa registrare complessivamente una battuta d’arresto nel movimento turistico internazionale e in Sicilia non si registrano rilevanti flussi turistici, almeno come fenomeno di turismo organizzato, bensì come presenze individuali.
Alla luce di questo trend, l’orientamento degli esperti siciliani che operano sia nel mercato incoming che outgoing è stato di grande prudenza. Si è deciso di rivolgere i nuovi investimenti verso la stagione estiva 2010 e secondo indicatori che si potranno determinare già nei prossimi mesi. Non c’è dubbio che i nostri operatori siciliani, a causa della nota crisi economica e di lavoro del tavolo tecnico di confronto con il governo regionale, stanno attraversando un periodo brutto, al quale si aggiunge la non entrata in vigore del regolamento sul funzionamento delle agenzie di viaggio in Sicilia.