Sicilia al voto: niente corruzione con un ceto politico e burocratico forte - QdS

Sicilia al voto: niente corruzione con un ceto politico e burocratico forte

redazione

Sicilia al voto: niente corruzione con un ceto politico e burocratico forte

giovedì 02 Novembre 2017

il nostro direttore Carlo Alberto Tregua ospite di Oscar Giannino a Radio24: "Bisogna eleggere non solo chi è onesto, ma anche chi è capace. E innanzitutto bisogna andare a votare! Sicilia ricca di risorse che non vengono utilizzate"

Ecco il link per ascoltare in diretta il nostro direttore Carlo Alberto Tregua ospite della trasmissione radiofonica La versione di Oscar su Radio 24.
 
 
Il nostro direttore, Carlo Alberto Tregua, interviene sulle enormi anomalie della Sicilia durante la trasmissione "La versione di Oscar" su Radio24, ospite di Oscar Giannino.
Partendo dalla sollecitazione sul fenomeno mafioso, Tregua ha sottolineato "La mafia ha cambiato veste, è a braccetto con la Pubblica amministrazione e con i politici, la corruzione dilaga ed è incontenibile. C’è quindi una debolezza fondamentale del ceto politico e del ceto burocratico, se questi fossero forti la corruzione non ci sarebbe. La questione mafiosa è finita sottotono perché ormai si sente poco e si vede poco, ma è all’ordine del giorno, perché proprio tra qualche giorno si deve scegliere un ceto politico che sia in condizione di avere la capacità di ribaltare questa situazione. Non si parla della mafia e si parla poco della situazione disastrosa in cui si trova la Sicilia dopo tre presidenti come Cuffaro, Lombardo e Crocetta".
Il direttore ha poi evidenziato il paradosso di un’Isola ricca di risorse che non vengono utilizzate: "Una situazione disastrosa – ha detto – nonostante la Sicilia abbia delle ricchezze incommensurabili, ed è questo il tema di domenica prossima: eleggere qualcuno che sia iin condizione di usare queste risorse. La Sicilia durante il G7 è stata in centro al mondo, e allora come può essere che Taormina a novembre chiuda i battenti? In Sicilia ci sono 14 milioni di turisti, come la sola Malta. Vuol dire che il ceto politico non ha funzionato e quindi ora bisogna scegliere quacuno che sia non solo onesto ma anche capace. La Sicilia è un’azienda immensa che gestisce 16 mld € di budget (il suo bilancio), con 17,6 mld € a disposizione non spesi che gridano vendetta, a fronte di 700-800 mila poveri e una disoccupazione che è il doppio della media nazionale, e fondi europei non spesi a causa di una burocrazia regionale bacata, con 16.000 dipendenti e 2000 dirigenti (in Lombardia i dipendenti sono 3.000).
 
Interpellato da Giannino, Tregua ha poi aggiunto: Il punto è cosa debbono scegliere i siciliani per affrontare questa crescita che sta arrivando in tutto il Paese e che però non arriva qua. Ci sono grandi possibilità di crescita qui purché si facciano investimenti. Ma la burocrazia respinge anziché aiutare, c’è una classe politica morta, inerte, incapace di vedere il futuro e progettare, nessuno ha mai pensato di fare un Piano aziendale per la Sicilia mettendo insieme tutti gli asset che ci sono. È una questione di scegliere il meno peggio dell’offerta politica che c’è in questo momento. La prima cosa è andate a votare, i siciliani che girano la testa dall’altro lato non contribuiscono a ribaltare questa situazione. Scegliere la classe dirigente più capace di affidarsi a società internazionali in grado di fare progetti adeguati".
 
 
 
 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017