ENNA – Sarà una consultazione popolare a decidere il futuro del traffico in viale Diaz (zona Monte). Lo ha deciso la Giunta comunale sulla base della considerazione che l’organizzazione del traffico non è solo una questione che riguarda il viale Diaz ma coinvolge tutta la città. Il problema, infatti, è più complesso e riguarda anche il decongestionamento del traffico nel centro storico e l’utilizzo degli unici parcheggi a raso della città: piazza Europa e Cimitero.
La questione riguarda, dunque, la vivibilità della città e la qualità della vita di tutti gli ennesi. Il sindaco, Rino Agnello, ha quindi deciso di dare la parola ai cittadini attraverso la consultazione che sarà effettuata in tempi estremamente rapidi con modalità snelle e trasparenti. A questo esercizio di democrazia potranno partecipare tutti i cittadini che vogliano esprimere il loro parere sulla questione, a prescindere da qualsiasi quorum. L’amministrazione, infatti, ha deciso di rispettare il risultato di questa consultazione a prescindere dal numero dei votanti.
“Stiamo seguendo – ha detto il primo cittadino ennese – un metodo veloce e trasparente per giungere al risultato in tempi brevi a riparo da qualsiasi strumentalizzazione politica”.
La correttezza e la trasparenza delle operazioni saranno garantite dal coinvolgimento, che l’amministrazione ha avviato con le organizzazioni di categoria del mondo imprenditoriale, associazioni dei consumatori, dei cittadini e ambientaliste. La consultazione è stata fissata per il 9 gennaio 2010.
Non tutti, però, sono d’accordo e molti commercianti lo hanno ribadito con lo slogan “La crisi ci ha sfiorato, l’amministrazione ci ha affossato” che in questi giorni è stato recitato più volte contro il Comune.
Anche il referendum popolare, ultima trovata della Giunta Agnello, viene ritenuto un’altra occasione per perdere tempo e lasciare che commercianti e artigiani continuino a vivere in difficoltà, subendo la crisi e un traffico, che, secondo i residenti, non soddisfa le attività produttive. La contrapposizione tra commercianti e amministrazione comunale continua e ha assunto i toni di una guerra fredda. L’impressione, comunque, è che la strada del referendum popolare sia lastricata di nuovi e ancor più aspri contrasti.
Proteste. Un’idea che non piace ai commercianti
ENNA – I tentativi per intervenire sul problema-viabilità sono stati tanti: dal senso unico alla corsia di emergenza, fino ad arrivare alla disponibilità di bus navetta gratuiti che collegano piazza Europa, il più grande parcheggio del capoluogo ennese, e piazza Scelfo in pieno centro storico. Quest’ultima esperienza si è dimostrata un fallimento perché sono veramente pochi coloro che parcheggiano l’automezzo in piazza Europa oppure nello spiazzale antistante il cimitero e utilizzano i bus navetta per spostarsi. Nei giorni scorsi molti commercianti si sono riuniti in un locale del viale Diaz per discutere della situazione che si sta venendo a creare, ma soprattutto per decidere quali azioni intraprendere a difesa dei loro diritti di svolgere un’attività commerciale che sia positiva. Tante le proposte, compresa quella di procedere a una denunzia penale – procedura non percorribile – oppure quella di effettuare un referendum popolare che interessi soltanto coloro che vivono nel quartiere Monte.