Scuola primaria e alfabetizzazione motoria - QdS

Scuola primaria e alfabetizzazione motoria

Elisa Latella

Scuola primaria e alfabetizzazione motoria

venerdì 08 Gennaio 2010

L’iniziativa avrà attuazione dal 15 febbraio al 31 maggio 2010, si svolge in tutte le regioni italiane. In Sicilia s’incomincia da Messina. Il progetto prevede attività per due ore settimanali e si caratterizza per la sua impostazione scientifica

PALERMO – Arriva anche in Sicilia il progetto sull’ alfabetizzazione motoria nella scuola primaria: la provincia di riferimento è Messina e sono 90 i plessi interessati.
La Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione del Miur ha diramato gli adempimenti attuativi per il progetto: andiamo a vedere i dettagli. Secondo quanto si legge anche in una nota informativa della Cisl Scuola Sicilia l’iniziativa “avrà attuazione dal 15 febbraio al 31 maggio 2010, si svolge in tutte le regioni italiane in ciascuna delle quali viene individuata una provincia di riferimento (Messina in Sicilia appunto), coinvolge 1.000 plessi di scuola primaria e due sezioni per ciascuno di essi, dalla prima alla quinta classe, per un totale di alunni partecipanti stimabile in 250.000.
Il progetto prevede attività per due ore settimanali in ciascuna classe, per un totale di 30 ore nel periodo previsto, si differenzia dalle esperienze già in atto per l’uniformità della sua impostazione scientifica su tutto il territorio nazionale".
Sarà preceduto da una fase di formazione specifica presso strutture universitarie dirette da 100 formatori, ciascuno dei quali seguirà 10 dei mille esperti di scienze motorie che affiancheranno i docenti di scuola primaria (un esperto per ciascuna delle dieci classi dei plessi individuati).
L’iniziativa si rivolge agli alunni delle scuole elementari, abbracciando la fascia d’età compresa tra i 6 e i 10 anni, delicata per la crescita e decisiva per acquisire una buona capacità motoria. Al responsabile educativo (docente di scuola primaria) verrà affiancato un esperto di scienze motorie.
Il progetto sarà sottoposto a monitoraggio degli esiti sulla cui base sarà avviata una sperimentazione triennale per gli anni scolastici 2010/2011, 2011/2012 e 2012/2013 ; l’iniziativa è finanziata con risorse messe a disposizione dal Comitato olimpico nazionale italiano (un contributo di 5 milioni).
Il Presidente Petrucci ha sottolineato la portata storica dell’iniziativa: “Mi permetto di dire che questo progetto vale più di una medaglia olimpica”.
Il ministro dell’Istruzione Gelmini ha aggiunto: “è un progetto rivolto alle scuole elementari, anche perché in Italia sono le uniche che non prevedono l’insegnamento dell’educazione fisica.” Sorge però, legittimo, un dubbio. In un periodo in cui si tagliano decine di migliaia di posti in organico  nella scuola (altri tagli sono previsti nei prossimi due anni), in un periodo in cui si riducono attività di sostegno e personale Ata, con un conseguente impoverimento dell’offerta formativa per tagliare i costi, c’è da chiedersi se  due ore la settimana, per quindici settimane all’anno, di “educazione motoria” siano realmente una priorità.

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