Rigettato integralmente il ricorso dell’Italia contro la decisione della Commissione Ue di tagliare di quasi 380 milioni su 1,2 miliardi i fondi strutturali destinati alla Sicilia dopo aver accertato diverse irregolarità per il periodo 2000-2006.
BRUXELLES – Il Tribunale dell’Unione europea ha rigettato integralmente il ricorso dell’Italia contro la decisione della Commissione Ue di tagliare di quasi 380 milioni su 1,2 miliardi i fondi strutturali destinati alla Sicilia dopo aver accertato diverse irregolarità per il periodo 2000-2006.
I giudici del Lussemburgo hanno osservato come sia innegabile l’esistenza di errori nella spesa, imputabili a insufficienze nei sistemi di gestione e di controllo del Piano operativo regionale (Por) Sicilia, che si sono manifestati nel corso di diversi esercizi finanziari e ai quali non è stato posto del tutto rimedio fino alla fine della programmazione.
Non si è fatto attendere il comunicato dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao, da sempre sensibile all’argomento. “La sentenza del Tribunale dell’Unione europea è uno schiaffo a tutti i siciliani onesti. Bisogna fare chiarezza e recuperare gli errori del passato. Per questa ragione ho presentato una interrogazione alla Commissione Europea per capire quali saranno le conseguenze e anche lo stato di eventuali irregolarità della programmazione 2007-2013”.
“La Sicilia rischia uno scenario terrificante con un’importante riduzione dei 4 miliardi di fondi europei certificati da Crocetta e il conseguente blocco della programmazione”. Corrao conclude: “Non devono più pagare i cittadini con servizi inefficienti e tasse regionali altissime. Chiediamo che a pagare siano gli ex governatori e i dirigenti che hanno sbagliato”.