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Migranti: altra strage in mare al largo della Libia

Migranti: altra strage in mare al largo della Libia

Secondo quanto ricostruito dai trenta sopravvissuti, salvati dalla nave Aquarius, sulla barca affondata c’erano in tutto cinquantuno persone. Ventuno sono morte, compresa una donna in avanzato stato di gravidanza

Nuova strage in mare al largo della Libia: sarebbe di ventuno persone morte, compresa una donna in avanzato stato di gravidanza, il tragico bilancio del naufragio di un’imbarcazione in legno affondata a 55 miglia dalle coste africane. Lo hanno riferito i trenta sopravvissuti al disastro, avvenuto due giorni fa, al personale a bordo della nave Aquarius, noleggiata da Sos Mediterranee e gestita in partnership con Medici senza frontiere. Un giovane del Gambia ha detto di avere perso il fratello, annegato.
Sulla barca, secondo quanto ricostruito, c’erano in tutto cinquantuno persone, comprese cinque donne. Quattro di loro sono morte annegate e una di loro era incinta. Dal novembre del 2017 l’Unhcr, l’organizzazione delle Nazioni Unite, ha evacuato 1.300 rifugiati dalla Libia in vista di reinsediamento.