A Pasqua vince la tradizione. Gli italiani scelgono casa e menù fai da te - QdS

A Pasqua vince la tradizione. Gli italiani scelgono casa e menù fai da te

redazione

A Pasqua vince la tradizione. Gli italiani scelgono casa e menù fai da te

sabato 31 Marzo 2018

Coldiretti: “La spesa per il pranzo è tornata ad aumentare del 3,2% dopo cinque anni di segno negativo”. Rienzi: “Sulle tavole 1,1 mld di cibi e bevande; agnello in picchiata, crescono prodotti bio e vegan”  

Si ringraziano :
Centro Sicilia
Conad
Comune di Caltagirone
 

 
ROMA – Ammonta a 1,1 miliardi tra alimenti, bevande e dolciumi vari la spesa che affronteranno gli italiani per imbandire le tavole in occasione della festività di Pasqua. Lo afferma il Codacons, che ha elaborato il consueto studio sui consumi delle famiglie in occasione della festa. La spesa delle famiglie per la Pasqua 2018 appare stabile rispetto a quella dello scorso anno, anche grazie ai listini al dettaglio che non hanno subito sensibili variazioni ma anzi, per alcuni generi alimentari, registrano prezzi in discesa – spiega il Codacons – 32 milioni di uova di cioccolato, 27 milioni di colombe, 400 milioni di uova fresche, 13.000 tonnellate di salumi e insaccati finiranno sulle tavole degli italiani, mentre si registra una riduzione per la carne di agnello, per cui si stima un consumo che non supererà le 5.000 tonnellate, in picchiata del -10% rispetto agli ultimi anni, anche grazie alle campagne di sensibilizzazione degli animalisti.
 
Cresce invece rispetto al 2017 il consumo di prodotti biologici e vegani, sempre più presenti nei supermercati di tutta Italia, e con prezzi più “abbordabili” rispetto al passato: per l’uovo bio infatti il costo medio varia da 14 a 16 euro, mentre per la colomba si va dagli 11,5 euro di quella biologica ai 19 euro della colomba vegana. Carlo Rienzi, presidente di Codacons ha spiegato: “Ancora una volta a vincere sarà la tradizione e gli italiani non rinunceranno al classico pranzo di Pasqua in famiglia, mettendo sulle tavole 1,1 miliardi di cibi e bevande, 8 famiglie su 10 decideranno di trascorrere la festa a casa, ricorrendo a menù fai da te e ricette tradizionali del territorio”.
 
Dall’analisi di Coldiretti su dati Istat a gennaio in relazione ai risultati dell’industria alimentare, emerge che “la crescita del 6,2% del fatturato alimentare rispetto allo scorso anno è spinta dalle previsioni positive sulle tavole degli italiani a Pasqua”- e sottolinea la Coldiretti -“A livello di consumi al dettaglio il cibo è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi. Il risultato positivo è sostenuto dall’aumento della spesa a tavola degli italiani che nel 2017 è tornata ad aumentare del 3,2% dopo cinque anni di segno negativo. Un effetto che non deve essere vanificato dall’aumento dell’Iva che colpirebbe anche beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10 per cento e vino e birra con aliquota al 22% con conseguenze drammatiche sui redditi delle famiglie più bisognose”.
 
Secondo l’indagine condotta dal Cna, invece, il mercato delle uova di cioccolato pasquali ammonterebbe a 230 milioni di euro. Si stima che a Pasqua si consumeranno oltre 15 milioni di uova, vendute ai consumatori mediamente a 15 euro l’una e tra i 38 e i 40 euro al chilo. Un terzo delle uova pasquali è di produzione artigianale. Le famiglie italiane puntano in maniera crescente, oltre che sulla qualità del prodotto, sulla personalizzazione: per gusto, per “sorpresa” inserita all’interno dell’uovo, per packaging. Nel nostro Paese il consumo di cioccolato è ormai vicino ai cinque chili pro capite. In costante crescita, ma ancora lontano dalla primatista Svizzera, dove la media pro capite sfiora invece i dieci chili.
 
Rispetto al mercato internazionale, però, l’Italia consuma più prodotti “premium”, vale a dire di qualità e prezzo di fascia alta. Il prodotto preferito dai consumatori italiani è la tavoletta o barretta: circa 90 milioni di pezzi complessivamente venduti ogni anno.

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