Settemila soldati per la sicurezza delle città italiane con l'operazione "Strade Sicure". Il bilancio dei primi mesi del 2018 delle operazioni svolte in Italia insieme con le Forze dell'ordine. Quattromila i militari italiani all'estero impegnati in missioni in quindici diversi Paesi
Anche durante le festività Pasquali e in particolare in questo lunedì dell’Angelo gli uomini e le donne dell’Esercito italiano sono a lavoro su tutto il territorio italiano nelle piazze delle maggiori città italiane.
In settemila sono impegnati costantemente all’interno dei confini nazionali nel presidiare il territorio e le principale aree metropolitane con l’operazione "Strade Sicure", insieme con le Forze dell’ordine.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, incontrando gli uomini e le donne che concorrono a garantire la sicurezza a Venezia, nell’ambito dell’Operazione "Strade Sicure", ha voluto esprimere
gratitudine a tutto personale dell’Esercito: "il vostro continuo impegno e la vostra presenza nei punti sensibili del territorio nazionale contribuiscono a rafforzare la sicurezza per tutti i nostri concittadini".
"Per questo – ha aggiunto – ringrazio voi e le vostre famiglie per l’insostituibile sostegno morale e materiale che dimostrano condividendo le scelte, talvolta impegnative e difficili, oggi più che in altri giorni dovendo rinunciare a trascorrere le festività di Pasqua con i propri congiunti".
Dal 1° gennaio 2018 a oggi, l’Esercito ha consentito l’identificazione di circa 57.000 persone, 170 delle quali poste in stato di fermo, oltre duecento denunciate, 13.840 veicoli controllati, con 14 sequestri di armi e 152 di veicoli. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e oggetti contraffatti.
"Un impegno dinamico e a 360 gradi quello dell’Esercito – sottolinea il ministero della Difesa – che può intervenire tempestivamente, in Patria o all’estero, in situazioni di emergenza o di pubblica utilità".
Tra queste, solo lo scorso anno, circa 3000 bonifiche di ordigni esplosivi e residuati bellici e 14 campagne antincendio effettuate con velivoli dell’Aviazione dell’Esercito.
All’estero sono invece circa quattromila i militari impegnati in quindici diversi Paesi, nell’ambito di missioni internazionali a guida Nato, Onu o Unione europea, con compiti di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione delle aree più martoriate del mondo.
Ma anche per l’addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (Sfa).
A rendere noti i dati è il ministero della Difesa.
Fuori dai confini nazionali, sono il Libano, l’Afghanistan e l’Iraq, i teatri operativi dove è più consistente la presenza dei militari italiani, ma non meno importante – sottolinea il ministero della Difesa – è la presenza in Somalia e Mali, dove i nostri soldati addestrano le forze di sicurezza locali, e il Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la leadership della missione Nato-Kfor.