Pasquetta: esercito al lavoro - QdS

Pasquetta: esercito al lavoro

Pasquetta: esercito al lavoro

lunedì 02 Aprile 2018

Settemila soldati per la sicurezza delle città italiane con l'operazione "Strade Sicure". Il bilancio dei primi mesi del 2018 delle operazioni svolte in Italia insieme con le Forze dell'ordine. Quattromila i militari italiani all'estero impegnati in missioni in quindici diversi Paesi

Anche durante le festività Pasquali e in particolare in questo lunedì dell’Angelo gli uomini e le donne dell’Esercito italiano sono a lavoro su tutto il territorio italiano nelle piazze delle maggiori città italiane.
 
In settemila sono impegnati costantemente all’interno dei confini nazionali nel presidiare il territorio e le principale aree metropolitane con l’operazione "Strade Sicure", insieme con le Forze dell’ordine.
 
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, incontrando gli uomini e le donne che concorrono a garantire la sicurezza a Venezia, nell’ambito dell’Operazione "Strade Sicure", ha voluto esprimere
 
gratitudine a tutto personale dell’Esercito: "il vostro continuo impegno e la vostra presenza nei punti sensibili del territorio nazionale contribuiscono a rafforzare la sicurezza per tutti i nostri concittadini".
 
"Per questo – ha aggiunto – ringrazio voi e le vostre famiglie per l’insostituibile sostegno morale e materiale che dimostrano condividendo le scelte, talvolta impegnative e difficili, oggi più che in altri giorni dovendo rinunciare a trascorrere le festività di Pasqua con i propri congiunti".
 
Dal 1° gennaio 2018 a oggi, l’Esercito ha consentito l’identificazione di circa 57.000 persone, 170 delle quali poste in stato di fermo, oltre duecento denunciate, 13.840 veicoli controllati, con 14 sequestri di armi e 152 di veicoli. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e oggetti contraffatti.
 
"Un impegno dinamico e a 360 gradi quello dell’Esercito – sottolinea il ministero della Difesa – che può intervenire tempestivamente, in Patria o all’estero, in situazioni di emergenza o di pubblica utilità".
Tra queste, solo lo scorso anno, circa 3000 bonifiche di ordigni esplosivi e residuati bellici e 14 campagne antincendio effettuate con velivoli dell’Aviazione dell’Esercito.
 
All’estero sono invece circa quattromila i militari impegnati in quindici diversi Paesi, nell’ambito di missioni internazionali a guida Nato, Onu o Unione europea, con compiti di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione delle aree più martoriate del mondo.
 
Ma anche per l’addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (Sfa).
 
A rendere noti i dati è il ministero della Difesa.
 
Fuori dai confini nazionali, sono il Libano, l’Afghanistan e l’Iraq, i teatri operativi dove è più consistente la presenza dei militari italiani, ma non meno importante – sottolinea il ministero della Difesa – è la presenza in Somalia e Mali, dove i nostri soldati addestrano le forze di sicurezza locali, e il Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la leadership della missione Nato-Kfor.
 
 

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