Montante: Crocetta, video scabroso? Non sono Rocco Siffredi - QdS

Montante: Crocetta, video scabroso? Non sono Rocco Siffredi

Montante: Crocetta, video scabroso? Non sono Rocco Siffredi

giovedì 17 Maggio 2018

Dichiarazioni a tutto campo dell'ex governatore indagato, secondo il quale il filmato è una bufala come l'intercettazione della Borsellino. "Nel 2012 persino Fava dichiarò che in Sicilia bisognava fare alleanze con Montante e Ivan Lo Bello"

"Il video scabroso? Mi dipingono come una porno star, come se fossi Rocco Siffredi. Ma dov’è questo video? La verità è che non esiste, è una bufala come al solito per denigrare la mia omosessualità. E’ falso come falsa è stata la notizia dell’intercettazione in cui avrei sentito le frasi contro Lucia Borsellino".
 
Lo ha detto all’Ansa l’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, indagato per finanziamento illecito dei partiti e concorso in associazione a delinquere finalizzato alla corruzione nell’ambito dell’inchiesta Double face della Procura di Caltanissetta che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Sicindustria, Antonello Montante.
 
Di "video scabroso" si fa cenno nell’avviso di garanzia notificato ieri pomeriggio a Crocetta; a impedirne la diffusione, secondo l’accusa, fu Montante.
 
"Vengo messo in mezzo a una vicenda che non mi riguarda, la verità è che c’è stato uno scontro interno a Confindustria in Sicilia, ma sono fatti che attengono all’associazione non a me" ha detto Crocetta riferendosi allo scontro tra Montante e Marco Venturi, uno dei teste chiave dell’indagine dopo esser stato per otto anni al suo fianco durante la "svolta" dell’associazione nella lotta alla mafia.
 
"E’ vero – ha detto Crocetta – nel 2012 ho fatto l’accordo politico con Confindustria, con l’associazione che stava combattendo contro la mafia. Persino Claudio Fava dichiarò all’epoca che in Sicilia bisognava fare alleanze con Antonello Montante e Ivan Lo Bello impegnati nella lotta al racket delle estorsioni, battaglia sostenuta anche da ministri e magistrati. E io mi fermo lì, quello che è successo dopo non può essere utilizzato per gettare fango su scelte prese in un determinato periodo storico".
 
E l’ex Governatore ha chiosato: "E’ reato fare alleanze politiche con Confindustria? E come la mettiamo allora con i ministri espressione del mondo industriale nei governi a Roma?".
 
Continuando nelle dichiarazioni a tutto campo Crocetta ha aggiunto: "Mai presi fondi neri per la mia campagna elettorale, in genere servono per comprare voti e io non ho mai pagato nessuno in vita mia".
 
"I contributi che ho ricevuto – ha spiegato – roba da 5 mila euro, sono arrivati da imprese di Gela, tutto tracciabile e in regola con la legge. Se poi queste imprese aderivano a Confindustria non lo so, so invece che Sicindustria non mi ha dato un euro".
 
"Non ho mai fatto favori – ha detto ancora – ad Antonello Montante e a Giuseppe Catanzaro, anzi: fu il mio governo a bloccare l’operazione di vendita dell’Ast alla Jonica trasporti dove Montante era socio, fu pure condannato a pagare le spese legali. E fui io a fare chiudere per tre mesi la discarica di Siculiana di Catanzaro perché non si adeguava alle prescrizioni durante l’emergenza rifiuti, creandogli un danno per 10 milioni di euro".
 
Rispetto alla presunta influenza di Montante sulle scelte del suo governo, come gli viene contestato nell’avviso di garanzia, Crocetta ha detto: "Quando feci l’accordo politico con la Confindustria della legalità, Linda Vancheri (indagata nell’inchiesta), che lavorava nell’associazione di Caltanissetta da dove era partita la svolta antiracket, entrò in giunta in quota industriali con la delega alle Attività produttive, mentre Mariella Lo Bello (indagata) come rappresentante della Cgil all’Ambiente. Quando Vancheri decise di andarsene, contro la mia volontà perché volevo che seguisse l’Expo sino alla fine, fui io a nominare Lo Bello alle Attività produttive e senza indicazione di Montante. E a nominare Mariagrazia Brandara (anche lei indagata) a capo dell’Irsap fu l’assessore Lo Bello perché guidava il dipartimento di competenza".
 
 

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