Home » Reddito medio degli avvocati, Sicilia quart’ultima regione d’Italia

Reddito medio degli avvocati, Sicilia quart’ultima regione d’Italia

Reddito medio degli avvocati, Sicilia quart’ultima regione d’Italia

Il dato emerge dal Rapporto 2018 del Censis e illustrato nella tavola rotonda “Asla Diritto al futuro”. Forte divario a livello regionale tra colleghi e colleghe: 30.227 € contro 13.148 € 

PALERMO – Il reddito medio rivalutato degli avvocati, tra il 1996 e il 2016, è calato del 29%, ovvero è passato da 54.190 euro agli attuali 38.437 euro: il dato è emerso dal Rapporto 2018 “Percorsi e scenari della avvocatura italiana” elaborato dal Censis e illustrato nella tavola rotonda di apertura dei lavori di “Asla Diritto al Futuro”.
 
Con 23.095 iscritti, la Sicilia si conferma la quarta regione per numero di avvocati, dietro Campania, Lombardia e Lazio, e Catania la sesta provincia d’Italia con 5.439 iscritti; ma al tempo stesso la Sicilia si piazza quart’ultima come regione d’Italia per reddito medio, nonostante sia prima per numero di ordini presenti sul territorio, ben sedici, e conta un numero di avvocate inferiore a quello dei colleghi maschi, 10.795 contro 12.300.
 
Anche a livello regionale si registra il forte divario reddituale tra colleghi e colleghe riscontrabile anche su base nazionale: il reddito medio delle avvocate siciliane è infatti di 13.148 euro annui contro i 30.227 euro degli avvocati. L’Ordine che conta il maggior numero di professionisti è quello di Catania con 5.439 iscritti, seguono poi quello di Palermo con 5mila e quello di Messina con 2.695 iscritti.
Secondo il rapporto “I numeri dell’avvocatura” – redatto annualmente dalla Cassa Forense – con € 67.382 la Lombardia è la prima regione in Italia per reddito medio annuo, reddito medio più basso, invece, per la Calabria con € 17.587, la regione più densamente popolata di professionisti a livello nazionale.
 
Con € 39.028, il Trentino Alto Adige è dove le avvocate guadagnano mediamente di più. L’ordine più ricco d’Italia è quello di Milano con € 83.901 medi annui, dato comunque in flessione rispetto all’anno precedente.
Segue Roma con 55mila euro medi annui, poi Genova con 54 mila e Bergamo con 50 mila euro medi annui. Un avvocato in attività al Sud e nelle Isole guadagna circa 33 mila euro in meno rispetto a un professionista attivo al Nord, divario che diventa ancor più rilevante se si calcolano esclusivamente i redditi medi degli avvocati uomini: 30.933 euro annui per un avvocato attivo nel meridione, 59.291 per chi lavora al Centro e 78.673 per il Nord.
 
La Lombardia fa registrare anche il volume d’affari più alto a livello nazionale, € 56.309 per le avvocate e € 168.427 per gli avvocati, una media di € 111.030 avvicinata esclusivamente da quella del Trentino Alto Adige (€ 102.236).
 
Staccate, di molto, le altre regioni: € 76.975 per il Veneto, € 73.942 per il Lazio, € 72.246 per la Valle d’Aosta. Volume d’affari medio più basso per la Calabria con € 22.671. La Campania, con 34.330 avvocati, conta il maggior numero di professionisti sul territorio regionale, il 14,2% del computo nazionale; seguono la Lombardia (33.601) e il Lazio (33.371).
 
La distribuzione dei professionisti all’interno dello Stivale non risulta omogenea, è infatti molto variabile a livello territoriale: si passa da oltre sette avvocati ogni mille abitanti in Calabria ai 3,4 della Lombardia.
Valle d’Aosta regione meno densamente popolata di professionisti con 1,4 avvocati ogni mille abitanti, seguono il Trentino Alto Adige (1,8 ogni mille abitanti), Friuli Venezia Giulia (2,1) e Piemonte (2,3). 5,9 professionisti ogni mille abitanti per la Campania; 5,7 per il Lazio e 5,4 per la Puglia.
 
A livello nazionale, sono oltre 242 mila gli avvocati residenti in Italia al 31 dicembre 2017, lo 0,4% in più rispetto all’anno precedente (pari a circa mille professionisti), in flessione rispetto alla media degli ultimi anni del tasso di crescita degli avvocati iscritti agli albi.
Nonostante il Censis registri un calo del numero di iscritti alle lauree magistrali in giurisprudenza – ben 12.700 iscritte in meno a cui si aggiungono meno 10.500 studenti maschi – il questionario evidenzia le positive aspettative degli avvocati sul proprio futuro: aumenta, infatti, la percentuale di chi crede che tra due anni la propria condizione sarà migliorata.
 
stipendi avvocati