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Catania – Comune, schede da riconteggiare dubbi sulla vittoria del sindaco

Melania Tanteri

Catania – Comune, schede da riconteggiare dubbi sulla vittoria del sindaco

giovedì 21 Gennaio 2010

Il Tar accoglie il ricorso di Nello Musumeci. Dopo deciderà sulla costituzionalità della legge elettorale. Razza: “Voto disgiunto, interpretazione errata. Oltre 12 mila schede nulle”

CATANIA – Saranno ricontrollate una per una le schede elettorali che, nel giugno del 2008, decretarono l’elezione a sindaco di Catania di Raffaele Stancanelli. La prima sezione catanese del Tar Sicilia, dopo un anno e mezzo, ha infatti accolto il ricorso di Nello Musumeci che, tramite gli avvocati Enzo Trantino e Ruggero Razza, all’indomani delle elezioni, chiese la verifica delle dei risultati elettorali ritenendo di avere riscontrato delle irregolarità. Secondo il ricorso, nello spoglio del voto ci sarebbero stati degli errori, soprattutto nelle schede annullate, il che avrebbe consentito di evitare il ballottaggio per il 4% delle preferenze.
“Quello che sosteniamo – spiega Razza – è che vi sia stata un’interpretazione sbagliata della scheda e una conseguente confusione tra il voto da attribuire al candidato sindaco e quello per il Consiglio comunale”. Il riferimento è al fatto che sarebbero numerosi coloro che avrebbero votato Musumeci come candidato sindaco ma un consigliere di un altro schieramento politico: la scheda sarebbe potuta essere annullata, se non fosse stata chiara l’intenzione di voto o ritenuta valida perché recante il cosiddetto voto disgiunto. La tesi dei legali è, dunque, che in realtà Stancanelli non avrebbe superato la soglia del 50% delle preferenze e che si sarebbe dovuto quindi procedere non alla sua proclamazione a sindaco ma a tenere il ballottaggio tra l’esponente del Pdl , che ottenne quasi il 54 per cento delle preferenze, e quello de La Destra – Alleanza siciliana, che ottenne il 27 per cento.
“A nostro avviso – continua Razza – sono oltre dodicimila le schede nulle o in cui, pur essendoci il voto disgiunto, è stato conteggiato solo quello per il Consiglio comunale e non quello per il sindaco”. Una falsa interpretazione e un conteggio sbagliato che, doloso o meno, in ogni caso avrebbe eletto al primo turno Raffaele Stancanelli anziché portare al ballottaggio dal quale, con molta probabilità, sarebbe uscito un risultato differente. Il conteggio delle schede riguarderà 300 delle 330 sezioni elettorali e riguarderà esclusivamente quelle dell’elezione del sindaco e non del Consiglio comunale. La sezione elettorale speciale che dovrà ricontrollare le schede dovrà concludere le operazioni di verifica disposte dal Tar di Catania entro il prossimo 8 luglio.
“Ho sempre avuto fiducia nel sereno giudizio della Magistratura amministrativa – afferma Musumeci – non inseguo rivincite ma chiedo solo che venga rispettata la effettiva volontà degli elettori catanesi”.
Sereno si dice anche il sindaco Stancanelli sicuro “che – dichiara – alla fine sarà fatta chiarezza e continuando a fare quello che faccio dal primo giorno del mio insediamento: continuare a lavorare per la mia città e i miei concittadini”.
L’udienza ha trattato anche il secondo ricorso, presentato dall’avvocato Gino Ioppolo, che riguardava il profilo di legittimità costituzionale relativamente alla presenza di un’unica scheda contenente i nomi dei candidati a sindaco e al consiglio comunale, che, secondo il ricorrente, avrebbe fatto venir meno il principio per cui ogni cittadino è libero di esprimere il suo voto anche astenendosi, ma su questo fronte il Tar non ha ancora deciso.

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