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In 31 anni il Telefono azzurro ha risposto a 72 mila bambini

redazione

In 31 anni il Telefono azzurro ha risposto a 72 mila bambini

martedì 12 Giugno 2018

Dalla nascita nel 1987, l’Onlus ha visto crescere le richieste d’aiuto: negli ultimi sette anni circa 16 mila. In un caso su tre si osserva violenza tra coetanei e contro se stessi 

ROMA – La prima telefonata arriva alle 8:05 del mattino, chiamano dalla Sicilia, precisamente dalla zona di Palermo. Una voce maschile racconta una triste storia sul figlio dei vicino: “Lo tengono sempre in casa, da solo, non esce e piange e quando i suoi arrivano a casa spesso sono botte”. È l’8 giugno 1987, il primo giorno di Sos Il Telefono azzurro Onlus.
Da allora 72 mila bambini e adolescenti sono stati assistiti dall’associazione, più di 2.400 ogni anno.
 
Fin dalla sua fondazione la Onlus ha sempre offerto ascolto a bambini e adolescenti e lungo i suoi 31 anni di attività si è trasformato nel simbolo della lotta per la tutela dei diritti dei minori, portando all’attenzione il taciuto fenomeno della violenza domestica.
Se nei primi 7 anni monitorati (1989-1994) i casi presi in carico da sono stati 5.243, negli ultimi 7 (2010-2017) sono arrivati a 16mila.
 
La prima generazione chiedeva aiuto principalmente per problematiche legate alle relazioni con adulti o coetanei (il 45% dei casi gestiti tra 1987 e 1994) e per situazioni di violenza domestica (percosse e maltrattamenti fisici rappresentavano il 10% circa delle chiamate).
 
Oggi insieme alle chiamate aumentano le casistiche di aiuto: non più solo violenza domestica ma anche violenza tra coetanei come bullismo e dating violence e violenza contro se stessi intesa come autolesionismo. A ciò si aggiungono le minacce del web – il 6% del totale – frutto di un utilizzo poco consapevole ed inadeguato delle nuove tecnologie: invio e condivisione di immagini e video sessualmente espliciti autoprodotti (sexting), ricatti legati a questi invii (sextortion), adescamenti di minori ad opera di sconosciuti (grooming).
 
Telefono Azzurro può contare su 30 linee telefoniche gestite da 40 operatori specializzati e centinaia di volontari. Per rispondere in maniera immediata alle esigenze dei minori, intorno allo storico numero 1.96.96 è cresciuta una piattaforma di ascolto multicanale fatta nuovi strumenti di ascolto – chat, web e social – e nuove linee come il 114 Emergenza Infanzia, per segnalare abusi e violenze ai danni di bambini e adolescenti, e 116.000, la linea di riferimento per denunciare la scomparsa di un minore.
 
Solo nel 2017 sono stati quasi 4.300 i casi gestiti da Telefono Azzurro, di questi 2.800 sono arrivati tramite la linea 1.96.96, 1.301 da 114 Emergenza Infanzia e 177 sono state le segnalazioni di bambini scomparsi inoltrate al 116.000. I contatti pervenuti tramite chat, canale di comunicazione più usato soprattutto dagli adolescenti, sono stati 5631.
 
La violenza domestica – fisica, psicologica e sessuale – è ancora oggi la principale forma di abuso denunciata dal 50% di chi si è rivolto a Telefono Azzurro nel 2017 (incidenza del 58% per la linea 1.96.96; 41% per 114 Emergenza Infanzia; 42% per segnalazioni via chat) e i genitori (47,7% madre e 34,4% padre) i principali presunti responsabili delle situazioni riferite. Oltre la metà della casistica ha riguardato bambini sotto i 10 anni di età, prevalentemente di nazionalità italiana (85.5% dei casi).
 
Negli ultimi anni, l’Associazione ha riscontrato un aumento di situazioni di violenza tra coetanei, che rappresenta circa 1 caso su 10. Le forme più diffuse sono bullismo, cyberbullismo e dating violence, la violenza all’interno di una relazione di coppia, che sempre più spesso riguarda non solo gli adulti, ma anche gli adolescenti.
 
In crescita anche gli atti di violenza contro se stessi, con 306 richieste di aiuto arrivate all’Associazione nell’ultimo biennio (il 6,1% del totale). Solo nei primi 6 mesi del 2017 i consulenti di Telefono Azzurro hanno offerto sostegno e intervento in 118 casi, il 9,5% del totale.

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