La manifestazione avrà inizio sabato al Piano di Palazzo Reale con il racconto della vita della Santa. Allestito sotto la direzione artistica di Lollo Franco e Letizia Battaglia si concluderà al Foro italico
PALERMO – Sarà l’attore Leo Gullotta a “raccontare” il 394esimo Festino di Santa Rosalia e a “cucire” i vari momenti dello spettacolo, allestito sotto la direzione artistica di Lollo Franco e Letizia Battaglia, che come ogni anno si snoderà lungo il percorso che dal Piano di Palazzo Reale porta al Foro Italico.
Il programma dell’edizione 2018 è stato svelato durante una conferenza stampa presso la Curia Arcivescovile con l’arcivescovo Corrado Lorefice, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore comunale alla Cultura Andrea Cusumano, i direttori artistici Franco e Battaglia e Vincenzo Montanelli, direttore tecnico della VM Agency Group, che si è aggiudicata l’organizzazione dell’intera manifestazione.
Gullotta, intervenuto telefonicamente, aprirà il Festino intorno alle 21 di giorno 14 dal Piano di Palazzo Reale accompagnando il pubblico nella rappresentazione della vita della Santa, Patrona di Palermo. Il primo quadro avrà la coreografia di Luc Bouy e vedrà la partecipazione del Coro delle Voci Bianche della Fondazione “Orchestra sinfonica Siciliana” con la direzione musicale del maestro Giuseppe Mazzamuto.
Il tema conduttore del 394° Festino sarà “Palermo Bambina” con una rappresentazione della “Santuzza” nel periodo in cui decide di abbandonare l’agiatezza per consacrare la sua vita a Dio. Il carro, allestito da un team di artiste professioniste, rappresenterà un veliero con due alberi e saranno ben visibili i fiori simbolo di Santa Rosalia, rosa e lilium, in un gioco di colori allegro e fiabesco dedicato alla fanciullezza. Al suo fianco, da Palazzo Reale ai Quattro Canti, ci sarà la Kids Orchestra Band del Teatro Massimo, composta da ragazzi compresi tra gli 8 e i 15 anni.
Fra gli ospiti la compagnia di teatro estremo Kitonb Project, il cui spettacolo alla Cattedrale, accompagnato da Gullotta nei panni del diarista, simboleggerà la peste a Palermo e il miracolo del 1624. Ai Quattro Canti sarà la volta della compagnia catalana “La Fura dels Baus” che racconterà la liberazione dalla peste con la partecipazione di numerosi artisti “volontari” reclutati in città. Sempre a piazza Vigliena si terrà il tradizionale omaggio floreale del sindaco.
A Porta Felice, invece, per il gran finale, saranno protagonisti i piccoli danzatori della performance “Angelo”, a cura di Kitonb Project. Il carro poi raggiungerà il Foro Italico per i fuochi d’artificio di chiusura. Palcoscenico del cartellone di eventi dal 10 al 13 luglio saranno Piazza Pretoria, Piazza Marina, Piazza Bologni, Piazza Monte di Pietà, la Cattedrale e Palazzo Sant’Elia (che ospiterà la mostra fotografica “Per amore di Rosalia”).
La formale inaugurazione avverrà a Piazza Pretoria il 10 luglio alle 18.30 con il saluto istituzionale delle autorità, cui seguiranno il ballo dei “Giganti di Mistretta” e la sfilata che si concluderà davanti alla Cattedrale in onore di Santa Rosalia.
Tra gli spettacoli più significativi da segnalare “Rosalia è Palermo”, messo in scena il 12 e 13 luglio alle 21, a Piazza Monte di Pietà, dalla Compagnia Teatrale dei detenuti-attori del carcere Ucciardone diretta dallo stesso Franco.
Da vedere anche il “Festinello – Il Carro di Santa Rosalia dei bambini” che sfilerà l’11 luglio alle 18.30 dalla Cattedrale con le piccole “Rosalia” dei 4 Mandamenti (Palazzo Reale, Monte di Pietà, Castellammare e Tribunali) e di alcune Comunità Straniere residenti in città: Mauritius, Bangladesh, Filippine, Ghana.
Il corteo sarà accompagnato anche in questo caso dalla Kids Orchestra Band del Teatro Massimo. La ricerca dei testi e la consulenza storica è stata affidata a Ignazio Buttitta.
“I bambini evocano il valore del tempo, del futuro e del passato; i bambini sono un richiamo vivente al domani, alla possibilità e necessità di un progetto di futuro – ha detto Orlando -. I bambini ci chiedono una visione, ci chiedono un progetto, ci chiedono un obiettivo, un orizzonte da raggiungere con l’impegno quotidiano. Palermo sceglie il punto di vista delle bambine e dei bambini perché nei giochi non fanno differenze di colore, provenienza, o religione, così come la città di Palermo che decide di accogliere chiunque raggiunge le sue coste”.