Catania - Rischio dissesto, amaro day after per la città - QdS

Catania – Rischio dissesto, amaro day after per la città

Catania – Rischio dissesto, amaro day after per la città

giovedì 26 Luglio 2018

Due strade percorribili: ricorso e rimodulazione del Piano di rientro. Il sindaco cerca sponde a Roma 

CATANIA – “Non possiamo non percorrere tutte le strade legittime per tentare di opporci alla procedura di dissesto”. Il vicesindaco, Roberto Bonaccorsi, torna sull’argomento caldo della settimana, la relazione della Corte dei Conti che, di fatto, decreta come il Comune sia strutturalmente in condizioni di squilibrio stabilendo la necessità di avviare le procedure per il default.
 
Il numero due di Palazzo degli Elefanti ribadisce la volontà dell’amministrazione comunale di fare ricorso alle Sezioni riunite della Corte dei Conti, anche se spiega come potrebbe esserci un’altra possibilità per evitare il fallimento e, dunque, le pesanti conseguenze per Catania e per l’intera comunità, soprattutto per quello che il dissesto comporterebbe in termini di pagamento dei creditori, di tributi e tasse locali, che sarebbero al massimo, e in generale, per la tenuta sociale della città.
 
Uno scenario che il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore al bilancio vorrebbero decisamente bloccare. “Faremo ricorso alla Corte – ribadisce il vicesindaco – anche se c’è la possibilità di rimodulare il piano di rientro entro un determinato limite di tempo”. Il piano in questione non sarebbe quello approvato nel 2013 – e non rispettato, come evidenziato dai magistrati contabili – ma quello rimodulato dall’amministrazione Bianco e approvato dal Consiglio comunale nel settembre del 2016.
 
“La nuova amministrazione ha un tempo per modificare il piano di riequilibrio che è fermo a Roma e che è stato approvato dal Consiglio comunale nel settembre del 2016 – sottolinea Bonaccorsi – però, dal momento che si tratta di norme nuove e non sono armonizzate, non sappiamo se accedendo a questa possibilità potremo bloccare l’iter avviato della Corte dei conti. In ogni caso l’avvocatura, alla quale ci siamo rivolti per approfondire la questione, è al lavoro – continua – per capire come agire”.
 
Anche il sindaco Pogliese assicura il fatto che farà di tutto e anche di più per evitare il dissesto. “Stiamo approfondendo tutto il contesto per predisporre il ricorso – evidenzia: faremo il possibile e l’impossibile per evitare quello che sarebbe veramente una iattura per Catania e per i suoi cittadini”.
 
Pogliese annuncia anche che si rivolgerà al governo nazionale e ai rappresentanti locali del Parlamento per spingere il legislatore a legiferare a sostegno degli enti locali e anche per cercare di capire se c’è possibilità per l’ente di ottenere dei contributi straordinari. “Cercheremo – spiega il sindaco – un canale con il governo nazionale”.
 
Una richiesta alla quale risponde già il senatore, ed ex sindaco, Raffaele Stancanelli. “Io tifo per Catania – afferma – e sono a disposizione della città e del suo sindaco”.

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