Continuano le ricerche di Gaetano Fagone, di 52 anni, l’uomo che soffrirebbe di problemi psichiatrici e che due sere fa, alla guida della Fiat Punto del padre ha travolto i suoi vicini di casa ferendone sette e uccidendone una, Maria Napoli, 87 anni.
E’ accaduto a Palagonia, grosso centro agricolo del Catanese famoso per le sue arance, in via Savona, una strada senz’uscita dove gli abitanti del paese erano soliti trascorrere le serate estive insieme, a chiacchierare davanti alle proprie abitazioni. Tra gli scampati alla morte anche un bimbo di nove mesi sul girello.
I Carabinieri, con l’aiuto del gruppo speciale dei "Cacciatori Sicilia", stanno passando al setaccio le campagne del paese – l’auto utilizzata da ariete è stata trovata abbandonata in contrada Tre Fontane – e quelle di Militello in Val di Catania dove sono stati istituiti diversi posti di blocco.
"Solo un folle – ha intanto commentato il sindaco di Palagonia, Salvatore Astuti – poteva fare una cosa simile: neanche l’Isis fa queste cose, ha colpito i vicini uno per uno fin quando non è caduto l’ultimo".
Astuti ha convocato per domani una seduta straordinaria del Consiglio comunale perchè, ha spiegato, a Palagonia "Si sono registrati negli ultimi due anni sette episodi di violenza che avevano un unico filo conduttore: la perdita di valori".
Anche don Renzo Venuti, parroco della chiesa di San Giuseppe, sottolinea i "problemi legati a tossicodipendenza e dispersione scolastica".
"A Palagonia – spiega – c’è benessere, ma anche grandi difficoltà. E c’è grande paura soprattutto nelle periferie: la violenza è un linguaggio, una reazione a questa paura. Che può essere alleviata, ma serve il supporto delle istituzioni, delle forze dell’ordine, altrimenti sarà un processo assai difficile".
La gente del paese non riesce a credere a quanto è accaduto e tutti esprimono sbigottimento e dolore.
L’ex moglie di Fagone, che prima dell’accaduto era stata accompagnata a casa proprio da lui, in auto, non si spiega l’accaduto e continua a ripetere "Non so niente".
Di certo, il gesto folle poteva provocare un’autentica strage: in quel momento, sul marciapiedi, c’era una trentina di persone.
E tentativo di strage è proprio l’ipotesi di reato che il procuratore capo di Caltagirone, Giuseppe Verzare, sta pensando di contestare a Fagone, una volta che verrà ritrovato.
Chi lo conosce, ritiene che Fagone abbia trovato un nascondiglio molto ben celato.

