GELA (CL) – Agire direttamente sul problema dell’accesso al cibo è il cuore del progetto “Sicurezza alimentare” a Gela. Dopo quelli di Palermo e Catania, a Gela sorgerà il terzo grande magazzino di stoccaggio e di distribuzione di derrate alimentari destinate alle fasce più deboli della popolazione.
“L’accordo firmato ha l’obiettivo di creare un polo per la raccolta e la distribuzione di cibi per la parte della cittadinanza di Gela più disagiata. È un’iniziativa che viene realizzata per la prima volta a Gela e nasce da un’indagine sociale fatta da Eni in funzione anche di altre attività– afferma Maurizio Mazzei, presidente della raffineria Eni di Gela – Da questo studio si evidenzia che c’è una parte della popolazione consistente che ha problemi di reperimento del cibo e che vive in condizioni di estrema povertà”.
“Abbiamo trovato un locale idoneo – afferma Domenico Messinese, ex sindaco di Gela (dallo scorso settembre Messinese non riveste più la carica di sindaco, ndr) – I magazzini sono abbastanza ampi e alti e danno anche la possibilità di alloggiare le celle frigorifere, in questo modo potrà essere distribuito non solo cibo secco, ma anche cibo fresco. Il locale risulta dunque idoneo ad essere utilizzato per diventare zona di stoccaggio per le derrate alimentari”.
Inizialmente saranno dodici le strutture caritatevoli beneficiarie che offriranno servizi ai meno abbienti. Quello di Gela sarà un polo strategico che coprirà un’ampia fascia di territorio della Sicilia centrale. “Rende di fatto pratica una collaborazione tra un’amministrazione comunale, una grandissima azienda italiana e una onlus, il Banco alimentare, di portata nazionale – dichiara Andrea Giussani, presidente della fondazione Banco alimentare”.
“Questa è una partnership molto positiva e virtuosa che mette insieme pubblico, privato e no profit – commenta Pietro Maugeri, presidente del Banco alimentare della Sicilia onlus – Il comune, rendendosi conto di un’emergenza alimentare, certificata non solo dai dati Istat, ma anche dai presidi assistenziali presenti nel territorio, ha deciso di affidarsi ad un partner come il banco alimentare che si occupa, da anni, del recupero delle eccedenze alimentari e dell’aiuto alle fasce più deboli della popolazione. Grazie all’apertura di questa sede decentrata e alla disponibilità di Eni il territorio gelese avrà un presidio sempre operativo contro l’indigenza alimentare, potrà evitare le costose trasferte in macchina”.
È nella consapevolezza che “non esiste sviluppo senza equità sociale che l’amministrazione comunale ha ritenuto doveroso – dichiaravano insieme gli ex assessori comunali (prima del commissariamento del Comune di Gela, ndr) allo Sviluppo economico, Simone Siciliano e alle Politiche sociali, Valeria Caci – impegnarsi attivamente per la collettività con il contributo attivo della comunità e della sua rete imprenditoriale che ha sempre dimostrato estrema attenzione al rilancio sociale. Migliorando la qualità della vita dei cittadini si innesca un circolo virtuoso che incentiva la propensione alla cultura e ha un ritorno benefico persino sul decoro urbano”.
La valorizzazione di Gela, però, non passa solo per il cibo. La città siciliana, infatti, è anche una città ricca di storia, cultura e arte. E con tanti tesori poco conosciuti al mondo. Per questo Eni promuove, dal 2017, il progetto “Gela, le radici del futuro”. Un percorso diluito nel tempo e coordinato da Jacopo Fo e Bruno Patierno, con cui contribuire a far conoscere la città valorizzandone il patrimonio culturale, naturale e artistico. Il progetto coinvolge enti pubblici e privati, scuole e associazioni attraverso iniziative di diverso genere e durata.
Progetti in continuo divenire fino al 2020. Un’occasione per una riqualificazione urbana a partire da quanto la città offre di grandioso ma inesplorato, grazie alla partecipazione di tutti.
Da qui la nascita di pacchetti per turisti in varie lingue, di blog creati da studenti e dedicati a vari temi, di un portale su Gela che metta in evidenza gli aspetti positivi della città. Un modo per far rivivere gli antichi fasti di una delle più antiche città della Sicilia, seconda solo a Siracusa.