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Catania – Amt, quattro su dieci non pagano il biglietto

Catania – Amt, quattro su dieci non pagano il biglietto

venerdì 21 Dicembre 2018

Dalla vendita dei biglietti solo l’8% degli incassi. Ecco come l’Azienda proverà a stanare i furbetti

CATANIA – Appena l’8 per cento di incasso da vendita di biglietti e abbonamenti. È questa la percentuale media – bassissima – di quanto l’Azienda metropolitana trasporti di Catania riesce a introitare da quella che dovrebbe essere la sua principale fonte di entrate. Poco, troppo poco di fronte alla media nazionale del 20 per cento, non certo altissima ma comunque distante dalle cattive performance della società in servizio nella città etnea.
 
“Le aziende di trasporto non vivono certo della vendita dei tagliandi – afferma il presidente dell’Amt, Giacomo Bellavia, insediatosi da circa sei mesi. Ma è chiaro che quanto riusciamo a incassare ogni anno, circa 300 mila euro secondo il bilancio del 2017, è davvero poco”.
 
I bassi incassi non sono addebitabili alla mancanza di vendita: secondo quanto affermato dal presidente Bellavia, infatti, notevole è anche l’evasione, che si aggira intorno al 40 per cento. Numeri altissimi considerate le difficoltà dell’azienda che, nonostante gli sforzi e i passi avanti registrati negli ultimi tempi, continua ad aver bisogno di costante “ossigeno”.
 
Proprio per questo, l’attuale governance ha immaginato alcune azioni per contrastare i “furbetti del biglietto”, così da rimpinguare la cassa della società (che ha già tirato un primo respiro di sollievo con il recupero dei finanziamenti 2018, già deliberato dalla Giunta).
 
“Dal primo dicembre – continua Bellavia – gli utenti possono acquistare il titolo di viaggio anche a bordo del bus ad un prezzo di euro 1,60. Tutti gli autisti saranno tenuti ad effettuare una verifica sommaria e successivamente a vendere i ticket agli utenti che salgano a bordo sprovvisti”.
 
Lo sbigliettamento da parte degli autisti, al momento, è in fase sperimentale, come conferma Bellavia che spiega come il personale abbia un grosso incentivo – 30 centesimi su ogni tagliando venduto – e di come, il servizio attualmente in rodaggio, sarà più efficiente nel prossimo futuro. “Abbiamo coinvolto gli autisti – afferma il presidente dell’azienda – e abbiamo buoni segnali in questo senso. Abbiamo anche chiesto l’ausilio della polizia municipale – aggiunge – che potrà operare in sinergia con i verificatori dell’Amt”.
 
E ancora, oltre al rinnovo del parco mezzi, avviato da qualche tempo, alla riorganizzazione delle linee e all’innovazione tecnologica del servizio, Bellavia conferma la volontà di rimodulare gli abbonamenti. Insomma, a partire dal 2019 si dovrebbero vedere i primi effetti di queste misure anti evasione, cosa che, sommata all’aumento degli autobus e della velocità commerciale degli stessi, potrebbe rappresentare importanti entrate per l’azienda di trasporto.

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