Impegno per la legalità e marketing territoriale - QdS

Impegno per la legalità e marketing territoriale

Impegno per la legalità e marketing territoriale

giovedì 11 Febbraio 2010

Forum con Antonino Grippaldi, presidente Confindustria Enna

Come ha trovato la situazione di Enna quando si è insediato?
“Enna viveva una situazione dal punto di vista di Confindustria un pò traumatica perché il mio predecessore ha avuto grossi problemi giudiziari, diciamo che c’è stata una fase cuscinetto per assestare le cose. Noi ad oggi abbiamo, tra sospensioni ed espulsioni, allontanato più di 12 gruppi sia di piccole che di medie imprese. Io personalmente, già prima della rivoluzione avviata da Confindustria e dalla Camera di Commercio di Caltanissetta nel settembre del 2007, ho impedito l’accesso di aziende che non avevano i requisiti idonei per far parte dei nostri consociati. Oggi riusciamo a muoverci o per lo meno tentiamo di farlo in una situazione di sana concorrenza grazie alle denunce degli imprenditori che ridanno credibilità ad un sistema che vuole ed esige il rispetto delle regole. Ho incontrato in questi giorni il viceprefetto Pirrera per sottoporgli una bozza di protocollo sulla legalità, che parte da Confidi, e tiene conto del canovaccio dettato dal Comitato del Mezzogiorno di Confindutria, uno schema che va modulato in base alle esigenze tipiche di ogni del territorio. Bisogna stabilire un feedback con le autorità per una maggiore collaborazione nell’individuare i criteri di legalità, cosa non facile per Confindustria in relazione ai problemi connessi al rispetto della normativa sulla privacy".
Quali sono i problemi che affliggono il sistema economico?
“Il vero problema è questo: da un lato la criminalità, dall’altro una mentalità ostruzionistica. Occorre la semplificazione burocratica-amministrativa e la richiesta di tempi certi. Sburocratizzazione intrapresa e promossa dal presidente dei giovani di Confindutria Giorgio Cappello che ha avviato l’apertura dello sportello “Addioburocrazia”. La semplificazione è fondamentale per lo sviluppo. Un gruppo inglese aveva acquistato un progetto da Enel per realizzare una centrale di biomassa nel nostro territorio per un investimento di 65 milioni di euro. Dopo più di un anno non avendo avuto risposte certe hanno preferito investire in Albania. Questo è un esempio di come i tempi certi siano utili per far crescere il tessuto economico, dato che tale investimento avrebbe avuto ricadute sull’intero territorio. Allora mi chiedo la colpa di chi è? É un dramma che la politica non riesca a fare leva sulla burocrazia per renderla funzionale e dare tempi certi di risposta”.
Se Confindustria volesse dire qualcosa alla politica o alla burocrazia cosa vorrebbe dire?
“Di svecchiarsi culturalmente, aver la percezione che siamo nel 2010, che c’è la globalizzazione, e che ci sono delle logiche di mercato che non aspettano i tempi della politica”.
 
Quanti sono gli associati presso Confindustria Enna?
“Noi abbiamo 170 associati che con orgoglio non sono solo edili ma anche manifatturieri e molti del terziario avanzato. Il manifatturiero al momento del mio insediamento era del 40%, oggi la percentuale è salita al 60%”.
Come giudica la vicenda Asi del Dittaino?
“L’Asi si prefigge di essere uno dei bacini di attrazione dal punto di vista degli investimenti. Un rilancio economico che potrebbe propagarsi all’intera area della provincia di Enna. Ma per poter far ciò occorre investire sulla viabilità.
L’area, infatti, soffre di un forte disagio viario che si trascina da 30 anni a questa parte. Ci sono molti imprenditori che vogliono investire da noi perché abbiamo dei costi metro quadro la metà rispetto Catania e Palermo, abbiamo di livello di problema di sicurezza molto più basso, ma non perché non ci siano problemi di sicurezza ma perché c’è più monitoraggio. Per rilanciare il territorio dobbiamo fare marketing territoriale offrendo servizi. Abbiamo una buona logistica naturale perché siamo al centro, abbiamo l’autostrada e la ferrovia, quindi per chi deve fare un investimento di logistica integrata diventiamo appetibili. Vendere bene il territorio significa fare il monitoraggio, come noi abbiamo suggerito, con la dotazione di videosorveglianza in modo da offrire agli investitori livelli minimi di sicurezza; verificare le aree disponibili; sanare il contenzioso per gli espropri e allettare l’imprenditore ad investire nel territorio con le agevolazioni offerte dall’Asi, tra cui uno sportello bancario e postale che in altre Asi non si trovano”.
 

 
Puntare all’innovazione e alla tecnologia delle imprese com una formazione adeguata al domanda del territorio

Quali sono i problemi principali con cui si confrontano i vostri iscritti?
“Le imprese associate, a parte il problema dell’acceso al credito che ha come ammortizzatore il ruolo dei consorzi Fidi, devono ancora sdoganarsi per avere un approccio più efficiente rispetto la mentalità di impresa. Confindustria è costituita per l’85% da piccole e medie imprese; il nostro associato medio ha meno di 20 dipendenti. Con piacere noto che tutti i nuovi iscritti hanno meno di 35 anni e mostrano una mentalità più aperta verso l’innovazione e la tecnologia. Noi abbiamo dei bravi operatori del settore della programmazione del software che hanno già avuto commesse da Ibm e altri grossi gruppi”.
Quali servizi offre Confindustria Enna?
“Intanto abbiamo un sito internet che offre tutte le comunicazioni sulle opportunità legislative e su tutti i rapporti convenzionali con enti e società. Inoltre stiamo puntando molto sulla formazione in house, attività che sto curando personalmente, in quanto presidente regionale di Sistemi informativi di Confindustria. In tre anni abbiamo svolto 38 eventi formativi, per il 63% delle aziende associate”.
Quali gli obiettivi per il 2010?
“Confindustria Enna, oltre a migliorare lo standard dei servizi, vuole trasmettere ai propri consociati il concetto di associazionismo e di aggregazione, inteso come comunanza di obiettivi e interessi al fine di raggiungere migliori traguardi”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017