Mussari, presidente del Monte dei Paschi al convegno “Sud 2007/2013 - L’ultima occasione". In procinto delle europee l’impegno dei politici per il risanamento dell’Isola
Un contratto per rendere la Sicilia ed il Mezzogiorno una piattaforma logistica ed energetica. Creazione di un fondo di rotazione per la progettazione, utilizzo di locomotori più efficienti, miglioramento della qualità della distribuzione dell’energia, ma soprattutto arrivo in Sicilia dei fondi Fas, che permetteranno la programmazione e l’utilizzo dei fondi strutturali 2007/2013.
La firma di questo ambizioso contratto è avvenuta tra il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ed il sottosegretario con delega al Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) nel corso del convegno dal titolo “Sud -2007/2013 – L’ultima occasione”, svoltosi lunedì scorso al Teatro Massimo. Fra i relatori Mauro Moretti, Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato, il Presidente di Impregilo, Massimo Ponzellini, Fulvio Conti, Amministratore Delegato Enel e il Presidente della Banca Monte Paschi di Siena, Giuseppe Mussari. Assente invece il Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo.
Il convegno, che si è svolto a meno di una mese dalle elezioni europee, ha visto la presenza di molti politici dell’area Miccichè: a cominciare dal sindaco di Palermo Diego Cammarata, che è intervenuto anche come Presidente dell’Anci Sicilia. “ I comuni sono la prima frontiera del bisogno – ha dichiarato – e da loro devono partire i programmi per migliorare i settori carenti della Sicilia (mobilità – ambiente – cultura e servizi alla persona)”.
Miccichè nel suo intervento ha sottolineato l’importanza non solo di programmare le spese per risanare economicamente l’isola, ma ha ribadito che una vera e solida programmazione può essere fatta solo con il buon utilizzo di informazioni certe e sicure. Tutti i rappresentanti delle istituzioni hanno concordato sulla necessità di adoperarsi per lo sviluppo del Sud che deve fare i conti con una arretratezza infrastrutturale , dovuta non soltanto a carenza di finanziamenti e progetti, ma anche dalla lenta burocrazia. Il presidente di Monte Paschi Mussari ha ammesso inoltre che in Sicilia il costo del denaro è superiore al resto d’Italia, con una differenza fino all’1,50%.
Durante il convegno è stata ribadita la necessità di spendere tutti i fondi strutturali che sono pari a circa 18 miliardi di euro per la Sicilia (40 in tutto il Sud).
Ecco in concreto che cosa si vuole realizzare in Sicilia: il Ponte sullo Stretto (a patto che lo Stato sia vicino per garantire la sicurezza – hanno dichiarato i rappresentanti di Impregilo), il nucleare, il raddoppio della rete ferroviaria Palermo, Catania e Messina, la realizzazione della banda larga. Il Ministro Scajola ha dichiarato che nell’ultima seduta del Cipe sono stati destinati, 17,8 miliardi di euro per la realizzazione del Ponte, la Salerno Reggio Calabria, e le linee metropolitane di Catania, Palermo e Napoli.