Home » Taglio parlamentari, bravo Di Maio

Taglio parlamentari, bravo Di Maio

Iniziativa salutata con favore dai cittadini

L’iniziativa del vicepremier Luigi Di Maio sul taglio dei compensi ai parlamentari, mediante delibere del Consiglio di Presidenza di ciascuna delle due Camere, ed il taglio del numero dei parlamentari, mediante legge costituzionale, va salutata con estremo favore.
Dobbiamo ricordare che il taglio voluto dal M5s e approvato dalla Lega, relativo ai vitalizi dei parlamentari, ha creato grande clamore ma non risulta che vi siano state sentenze contrarie.
La Camera costa più di un miliardo l’anno, il Senato un po’ meno di 600 milioni, cifre al di sopra della media europea del costo degli organi analoghi degli altri Paesi d’Europa.
Di fronte alla dilagante povertà, l’iniziativa di Di Maio è molto gradita ai cittadini, che vedono quasi con disgusto i parlamentari percepire oltre diecimila euro al mese, che non sono tutto ma una parte, in quanto ad essi si aggiungono benefici extra quali rimborso spese di soggiorno, di trasporto ed altro.
 
La seconda iniziativa di Di Maio riguarda un Ddl costituzionale per ridurre a 200 il numero dei senatori e a 400 i deputati della Camera.
Anche in questo caso l’iniziativa è lodevole e va approvata senza riserve perché non si capisce la ragione secondo la quale il nostro Parlamento debba essere composto da ben 945 membri eletti e cinque senatori a vita.
Matteo Renzi aveva provato ad abolire il Senato, ma quella riforma era compresa in un pacchetto di novità , con la conseguenza, a tutti nota, che fu bocciata nel referendum confermativo del 4 dicembre del 2016.
Di Maio spera che la riforma costituzionale indicata venga approvata con la maggioranza qualificata dalle due Camere, in modo da evitare il referendum confermativo. Dice Di Maio: “Vediamo chi non voterà questa riforma che rispetto alla precedente mantiene in vita entrambe le Camere”.
Le due riforme non porteranno risparmi sensibili, forse qualche centinaio di milioni, però costituiscono un forte segnale ai cittadini che non possono non esprimere il loro consenso. Tutto quello che taglia la spesa corrente deve essere salutato con favore.
 
Intanto, incombono sul governo due minacce: la delibera del Senato che autorizza o meno il processo a Salvini per la vicenda Diciotti, e l’assenso dello stesso Salvini alla cancellazione della Tav.
Probabilmente, il M5s uscirà dall’impasse mediante un referendum sulla rete dal quale dovrebbe venire fuori un responso contrario al processo di Salvini.
Dall’altra parte, per non rompere il governo, “il Capitano” farebbe rinviare ogni decisione relativa alla Torino-Lione al 2020, in modo da spostare l’oggetto del contendere a dopo l’ormai fatidica data del 26 maggio, giorno delle elezioni europee.
Nelle more che tutto ciò accada, è stato avviato il procedimento telematico del Reddito di cittadinanza, con la presentazione della card numero uno, che non è stata ancora assegnata. Chissà chi sarà il primo fortunato destinatario di tale card.
Dal 6 marzo cominceranno gli accrediti sulle card. Vedremo.
 
È stato attivato anche l’altro asse della coalizione e cioè “Quota 100”. Come è noto, si tratta di un provvedimento provvisorio della durata di un triennio, nel corso del quale forse un milione di dipendenti andrà in pensione. e poi? Fra tre anni che succederà? Si tornerà alla pensione di vecchiaia a 67 anni? Non è dato saperlo.
È proprio la precarietà dei comportamenti del Governo Giallo-Verde, che non fa piani a medio e lungo termine, il suo tallone di Achille. Per cui alcune iniziative positive sono isolate e non facenti parte di un quadro generale che tenga conto dei bisogni collettivi e delle possibilità di soddisfarli, secondo una graduatoria stilata in base alla necessità e alla disponibilità di risorse finanziarie.
La preconcetta opposizione al Governo Giallo-Verde è sbagliata. Le critiche a prescindere sono sbagliate.
Le persone di buon senso devono valutare le iniziative caso per caso ed è solo dopo qualche tempo che si possono trarre le prime valutazioni sull’efficacia dell’azione di questo governo. Ciò non toglie che i competenti possono fare previsioni attendibili sulle stesse iniziative.