Con una nota il Libero Consorzio comunale ha dissipato i timori paventati nelle ultime settimane. Nel progetto approvato dal ministero dell’Ambiente sono incluse ben nove centraline
SIRACUSA – In queste ultime settimane è stata paventata da più parti la smobilitazione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita dal Libero Consorzio Comunale (ex Provincia) di Siracusa. L’ex Provincia ha dissipato tali timori attraverso una nota in cui dichiara che: “Non è in corso nessuna smobilitazione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, il cui funzionamento costituisce uno dei principali servizi resi alla collettività, ed è a tutt’oggi garantito da questo Libero Consorzio Comunale”.
Tuttavia l’Ente provinciale rimarca il fatto che “stia attraversando una grave condizione economica, come tutte le ex Province regionali, conseguenza dell’avvio del processo della loro riforma, mai perfezionatasi”. Nonostante ciò, il servizio di monitoraggio sarà garantito. Viene precisato anche che la “centralina” ubicata in viale Teracati è stata riposizionata presso il campo scuola “Pippo Di Natale”, così come previsto dal progetto di realizzazione della rete di monitoraggio regionale, curato dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) Sicilia e condiviso dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa e dal Comune di Siracusa. Si puntualizza, anche, che la “centralina” di via Nino Bixio non è stata dismessa ma semplicemente spostata nella zona del Pantheon, così come previsto nell’ambito dello stesso progetto di razionalizzazione e realizzazione della rete regionale curato dall’Arpa Sicilia.
Nel progetto, approvato dal Ministero dell’Ambiente, sono incluse complessivamente ben nove “centraline” di proprietà del Libero Consorzio Comunale che ne garantisce anche la gestione e manutenzione e di cui l’Arpa Sicilia assumerà nel prossimo futuro la totale competenza. Detta rete è stata realizzata nei primi anni ‘80 ed è stata aggiornata nel 2014. Le nove centraline fisse esistenti sono quelle denominate: “Augusta”, “Belvedere”, “Melilli”, “Priolo Gargallo”, “Scala Greca”, “Acquedotto”, “Nino Bixio”, “Specchi” e “Teracati”. Queste centraline registrano in continuo i valori di emissione di: polveri sottili PM 10 e PM 25, Biossido di Azoto (NO2), Benzene (C6H6), Ozono (O3) e Anidride Solforosa (SO2).
Il Piano regionale prevede che nelle “Aree Industriali”, come quella del petrolchimico di Priolo, che accorpano i Comuni sul cui territorio insistono le principali attività industriali tra cui quelle definite “ad elevato rischio di crisi ambientale”, o su cui si evidenzia una ricaduta significativa delle emissioni industriali in area urbana, un consistente infittimento di stazioni di misura rispetto al numero inizialmente preventivato vista la discontinuità territoriale, nonché la distribuzione territoriale della popolazione ivi residente e la presenza di numerosi insediamenti urbani di medie dimensioni.
Tuttavia nel Piano di Valutazione non è stata prevista nessuna stazione industriale. Due delle stazioni poste in prossimità dell’area industriale di Siracusa, Megara e C.da Marcellino, gestite da Arpa Sicilia, che effettuano il monitoraggio del benzene e dei composti organici volatili, verranno mantenute attive. In particolare la stazione C.da Marcellino, limitrofa agli stabilimenti industriali, continuerà ad essere operativa in quanto prevista nella rete regionale di monitoraggio, come riferimento aerale per la valutazione modellistica degli inquinanti monitorati (benzene). Arpa Sicilia inoltre manterrà operativa la stazione sita nella villa comunale di Augusta.