Oggi scade il termine per le istanze di mobilità del personale di pronto soccorso
CATANIA – Manca davvero poco. Dopo i ritardi e rinvii accumulati negli scorsi anni, sembra quasi fatta per l’attesissima apertura del l’Ospedale San Marco di Catania. Il nuovo nosocomio di Librino, infatti, dovrebbe essere finalmente inaugurato alla fine del prossimo mese, come assicurano dall’assessorato regionale alla Sanità, retto da Ruggero Razza, dal quale arrivano anche i numeri specifici del personale che verrà impiegato nella nuova struttura ospedaliera.
D’altronde, a confermare il rispetto puntuale del cronoprogramma è stato lo stesso assessore Razza in occasione della visita di Nicolas Gibert-Morin, capo unità per l’Italia e Malta della Direzione generale della Regio european commission, che si è dichiarato soddisfatto dopo il sopralluogo effettuato all’inizio del mese di febbraio.
Anche per quanto riguarda il personale medico, ci sono grandi passi avanti. Oggi scade infatti il termine per la presentazione delle istanze per la procedura di mobilità del personale di pronto soccorso dell’Ospedale San Marco, nello specifico di 110 infermieri, 12 tecnici radiologi, 6 ostetriche e 5 tecnici laboratorio medico. Mentre per quanto riguarda i medici, è stata attivata la stessa procedura ma ci sarà tempo fino al 24 febbraio. Si tratta di 7 cardiologi, 10 radiologi, 5 necrologi e 2 medici per i laboratori di analisi.
Insomma, dopo un’attesa quasi snervante e le pressanti richieste della popolazione, in particolare di Librino ma non solo, dal momento che il San Marco è un tassello fondamentale della rete ospedaliera studiata dalla Regione per Catania, l’ospedale sembra davvero prossimo all’inaugurazione.
I reparti però non saranno inaugurati tutti insieme, ma in modo graduale. Il primo che potrebbe vedere la luce è il reparto Materno infantile, per il momento ospitato al Santo Bambino, di cui si prevede la dismissione. In seguito potrebbe essere attivato il pronto soccorso e poi gli altri, fino alla piena operatività della struttura che gli abitanti del quartiere aspettano con ansia. Una struttura determinante, dunque, per il territorio come, tra gli altri, hanno evidenziato i rappresentanti della rete “Piattaforma Librino” e della rete sociale Librino che, alla fine dell’anno scorso, hanno organizzato una giornata di protesta.