Sequestrati gli impianti Versalis e Sasol di Augusta e Priolo - QdS

Sequestrati gli impianti Versalis e Sasol di Augusta e Priolo

Sequestrati gli impianti Versalis e Sasol di Augusta e Priolo

giovedì 21 Febbraio 2019

Sequestro anche per i depuratori di Melilli e Priolo. Il provvedimento del Gip di Siracusa su richiesta della Procura eseguito da Carabinieri e Finanza dopo un'inchiesta sull'inquinamento tra il 2014 e il 2016. Diciannove avvisi di garanzia. Entro tre mesi ricondurre nei limiti le emissioni. Il procuratore Scavone, "Non celebriamo un trionfo, ma il territorio merita attenzione"

"Nei Comuni di Priolo Gargallo, Augusta e in parte Melilli si registra una qualità dell’aria nettamente inferiore a quella degli altri Comuni della provincia, avuto riguardo ai vari inquinanti presi in considerazione".
 
In base alla relazione dei consulenti tecnici è scattata l’operazione "No fly" che ha portato al sequestro di quattro insediamenti nel polo petrolchimico siracusano fra i comuni di Siracusa, Augusta, Melilli e Priolo Gargallo.
 
Militari di Carabinieri e Guardia di Finanza hanno sequestrato infatti gli stabilimenti di Versalis nell’impianto Petrolchimico di Priolo Gargallo e Sasol di Augusta e dei depuratori Tas di Melilli e Ias di Priolo.
 
Secondo la Procura della Repubblica di Siracusa, tra il gennaio del 2014 e il giugno del  2016, gli impianti avrebbero permesso l’emissione in atmosfera di "materiale inquinante e molesto".
 
Sono stati notificati diciannove avvisi di garanzia nei confronti di persone che hanno rivestito incarichi di responsabilità nelle aziende interessate. Tra loro ci sono i rappresentanti legali delle aziende e nel caso dell’Ias anche i componenti del cda, in carica tra gennaio 2014 e giugno 2016 Tutti sono accusati di reati ambientali, responsabilità amministrativa ed emissione in luoghi pubblici di sostanze idonee a creare molestie.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore Fabio Scavone e diretta dai sostituti Tommaso Pagano, Salvatore Grillo e Davide Lucignani, scaturisce da una serie di esposti e denunce.
 
La Procura ha nominato un collegio di consulenti tecnici che avrebbe accertato "la natura inquinante e molesta, sotto il profilo odorigeno, delle immissioni aeree degli stabilimenti Versalis di Priolo e Sasol di Augusta, e dei depuratori Tas di Priolo Servizi di Melilli e Ias di Priolo Gargallo".
 
I dati di analisi raccolti dai consulenti tecnici hanno rilevato concentrazioni stabilmente elevate delle sostanze prese in considerazione nei rilevamenti effettuati nelle centraline di San Cusumano, Ciapi e Priolo centro; ripetuti eventi di picchi elevati di concentrazioni delle sostanze prese in considerazione nei rilevamenti effettuati nelle centraline di Melilli, Siracusa e Augusta; la mancata utilizzazione delle "migliori tecniche disponibili" da parte dei responsabili degli stabilimenti.
 
I consulenti tecnici della Procura nella loro relazione hanno evidenziato di avere raccolto elementi che "inducono a ritenere che la qualità dell’aria nel territorio interessato si sia fortemente degradata" rilevando come "Il provvedimento, di carattere preventivo, prevede la continuità di esercizio degli impianti sequestrati, previa disponibilità dei gestori a produrre, entro 90 giorni, un programma per ricondurre nei limiti le emissioni in atmosfera e il versamento di una garanzia fideiussoria pari al costo delle opere di adeguamento che dovranno essere completate entro i prossimi 12 mesi".
 
"Non è un’attività conclusiva e non celebriamo un trionfo. Il territorio merita attenzione per un problema molto sentito dalla popolazione".
 
Così il procuratore di Siracusa Fabio Scavone chiarisce i contorni dell’inchiesta sui miasmi avvertiti dalla popolazione siracusana provenienti dalla zona industriale.
 
"Abbiamo analizzato la qualità dell’aria dal punto di vista olfattivo – ha detto – I tre consulenti hanno effettuato uno screening accurato confrontando dati passati e attuali".
 
Il sostituto Salvatore Grillo, entrando nel dettaglio, ha evidenziato che i consulenti hanno elaborato un calcolo matematico che ha reso possibile ricondurre all’emissione inquinante, idrocarburi non metanici, e all’incidenza di ogni impianto.
 
"Abbiamo impianti in cui manca l’Aia, come al depuratore Ias che operava con una autorizzazione regionale del 2009. All’Ias abbiamo trovato anche un impianto di deodorizzazione collaudato nel 2005 e mai entrato in funzione. Alla Sasol l’Aia è del 2010. La Versalis operava con un’Aia del 2013. Ma nelle prescrizioni imposte abbiamo riscontrato livelli di inquinamento superiori a quelli di legge".
 
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La Versalis è una società dell’Eni impegnata nella chimica di base.
 
Operativa a Priolo per la produzione di etilene, con circa 500 addetti.
 
Da anni punta alla cosiddetta chimica verde, complementare a quella tradizionale. Il sito è al centro di un progetto che prevede la produzione di resine idrocarburiche che trovano applicazione in settori specialistici, quali adesivi, inchiostri, vernici e gomme.

La multinazionale Sasol sta investendo negli ultimi anni nello stabilimento di Augusta per l’ammodernamento dei processi produttivi. La Sasol, con sede principale a Johannesburg, presente in 33 Paesi nel mondo, si occupa di produzione di prodotti chimici. Circa 360 i lavoratori diretti. Uno stabilimento che non utilizza combustibili contenenti zolfo, avendo scelto il gas naturale. La nuova unità di cogenerazione che ha consentito di annullare le emissioni di anidride solforosa.

L’industria Acqua Siracusana (Ias) è una società per azioni costituita nel 1983 dal Consorzio ASI (Area di Sviluppo Industriale) di Siracusa e di alcuni partner pubblici e privati (Comuni e le grandi Società industriali insediate nell’area di Priolo-Melilli-Augusta).
 
Gestisce il depuratore da anni al centro di inchieste della Procura di Siracusa.
 
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nella tarda mattinata nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Procuratore della Repubblica, del comandante provinciale dei Carabinieri e del comandante Provinciale della Guardia di Finanza nella caserma dell’Aeronautica militare a Siracusa.
 

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