In un’era di cambiamenti, i legami con la storia continuano a essere forti
La tradizione spesso è intesa come un’ampia schiera di vecchie credenze, pratiche e usanze tramandate di generazione in generazione. Essa però coinvolge un gruppo di persone, quindi è collettiva e sociale per sua stessa natura.
Alcuni intendono la tradizione come ciò che viene trasmesso dal passato al presente. Gli oggetti materiali e le credenze, le immagini e le abitudini, le ricette e i prodotti alimentali, tutte cose che possono essere tramandate e hanno una tradizione proprio in questo stesso gesto di consegna alle generazioni future. In questo contesto, però, è indispensabile una continuità nel tempo, perché solo così la tradizione si distingue dalla semplice moda.
La tradizione è importante in ogni cultura o civiltà. E la gente, malgrado i tentativi della società moderna e postmoderna, mostra, un forte desiderio di recuperare i valori del passato. In un’era di cambiamenti, la continuità è qualcosa di cui la gente sente il bisogno e desidera. Eppure questa continuità con il passato non è immobile, ma si sviluppa gradualmente e continua a mutare.
È in questo modo che i “valori fondamentali” vengono stabiliti e tramandati di padre in figlio, di madre in figlia, proprio come il cognome o le proprietà, e diventano uno stile di vita virtuoso e duraturo. Sono i valori spirituali, morali e culturali depositati saldamente nella mente e nel cuore di un popolo, qualcosa di reale ma indefinibile, da vivere ed esperire. Ma possono anche essere rappresentati simbolicamente e così il simbolo diventa parte integrante della tradizione stessa, come accade in alcuni soggetti che incarnano il meglio, lo spirito, le tradizioni, di un popolo o di una comunità.
Bisogna dunque amare il passato, senza portarlo nel futuro come un peso. Ogni generazione deve prendere linfa dalle altre e trasmetterla a quelle che verranno dopo, sempre nel segno delle tradizioni, simbolo duranturo di cultura e identità.