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Palermo – Avanti verso il Reddito di cittadinanza i beneficiari stimati tra i 20 e i 25 mila

Gaspare Ingargiola

Palermo – Avanti verso il Reddito di cittadinanza i beneficiari stimati tra i 20 e i 25 mila

martedì 26 Febbraio 2019

L’allarme del sindaco Orlando: “Senza correzioni operative la misura rischia di essere ingestibile”. Si sono già svolti i primi incontri preparatori tra Amministrazione e uffici comunali

PALERMO – L’arrivo del Reddito di cittadinanza vuole rappresentare, nelle intenzioni del Governo nazionale, un’importante boccata d’ossigeno per le famiglie che versano in stato di bisogno. Nel capoluogo siciliano sono numerosi i soggetti che potrebbero accedervi, come dimostrano anche i numeri legati a iniziative simili.
 
Come reso noto dal Comune, infatti, sono state oltre 32.000 le istanze per la Carta Rei (Reddito di inclusione) presentate in città e di queste circa 12.000 sono state accettate, determinando l’attivazione di progetti personalizzati da parte del Comune. “Già 11.000 delle 12.000 famiglie – hanno affermato dal Municipio – sono state prese in carico dai servizi sociali comunali per l’attivazione dei progetti. Dei beneficiari, circa il 30% non ha alcun titolo di studio, mentre solo il 15% ha un titolo superiore a quello dell’obbligo. Ben 20.300 adulti e 1.200 minori sono stati accompagnati o avviati a percorsi sociali personalizzati. In particolare, per gli adulti, è stato previsto l’invio al centro per l’impiego, il conseguimento titolo di studio, l’avvio di tirocini extra curriculari o tirocini finalizzati all’inclusione sociale, percorsi formativi integrati per inserimento lavorativo, orientamento e consulenza, l’avviamento ad attività di formazione x acquisizione delle competenze, laboratori di alfabetizzazione informatica”.
 
Una piccola parte dei cittadini coinvolti e con particolari fragilità (circa 480) sono stati inseriti in Cooperative sociali. I minori, invece, hanno principalmente beneficiato, stanno beneficiando e beneficieranno di interventi legati alla formazione e al percorso scolastico, di servizi di tutela e di laboratori di impresa simulata.
 
I dati in questione sono stati analizzati di recente anche dall’assessore alla Solidarietà sociale Giuseppe Mattina che proprio in vista dell’attivazione del Reddito di cittadinanza ha convocato degli incontri preparatori con le strutture comunali e con altri soggetti sociali. “In base ai criteri di accesso attualmente previsti – ha affermato – e salvo modifiche durante la fase di conversione in legge del Decreto, il numero di nuclei familiari che potrebbero essere coinvolti rientra fra 20 e 25.000”.
 
Nei giorni scorsi l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) ha fatto avere al Governo una serie di proposte e ha chiesto chiarimenti circa il ruolo dei Comuni, in particolare per quanto riguarda la prevista attivazione dei progetti di pubblica utilità (in ogni famiglia beneficiaria del Reddito di cittadinanza dovrebbe infatti esserci almeno un componente coinvolto in progetti di questo tipo) e per quanto riguarda i controlli anagrafici che sono fondamentali per il riconoscimento del diritto di accedere a tale misura.
 
Per il sindaco Leoluca Orlando, “i numeri della Carta Rei mostrano chiaramente quale sia stato e quale sia in questo momento l’impegno gravoso che gli Uffici, dalle Circoscrizioni a quelli centrali, hanno dovuto sopportare per offrire a migliaia di famiglie un servizio del quale l’ascolto e il dialogo sono parte integrante ed essenziale”.
 
“Questi numero – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo siciliano – mostrano anche in modo inequivocabile che senza correzioni operative il Reddito di cittadinanza rischia di essere ingestibile e in parte inattuabile, non certo per colpa dei Comuni. Proprio per questo, abbiamo fatto nostre le proposte che l’Anci ha inviato al Governo e, in ogni caso, stiamo già lavorando per fronteggiare al meglio un servizio che tante aspettative sta suscitando in una ampia parte della popolazione”.

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