Politici e giornalisti continuano a parlare di Tav, usando il maschile o il femminile, con riferimento alla costruzione della infrastruttura ferroviaria, cioè della linea dove dovrebbero correre i treni ad Alta Velocità.
Qualcuno scrive il Tav riferendosi al treno, qualcun altro scrive la Tav riferendosi alla linea. Come si può ben capire, non è corretto né l’uno né l’altro. Ciò perché è in costruzione la linea, cioè l’infrastruttura, quindi l’acronimo è Lav e non Tav.
La questione lessicale esposta sembra di nessuna importanza, mentre lo è perché rappresenta l’ignoranza della informazione propagata da politici e giornalisti e l’ignoranza dei cittadini che si bevono l’informazione sbagliata.
Come è noto, l’ignoranza dilagante è peggio della delinquenza. Però, il ceto politico e quello burocratico hanno convenienza a che i cittadini rimangano senza cognizioni, perché così possono dar loro informazioni di qualunque tipo, quasi mai veritiere, e quindi gestirli secondo i propri e non i loro interessi.
Dopo i risultati delle elezioni delle regioni Abruzzo e Sardegna e il conseguente previsto crollo del consenso all’M5s, lo scioglimento delle Camere si fa più probabile subito dopo le elezioni europee del 26 maggio, probabilmente con un governo-ponte che superi l’estate e consenta le elezioni in autunno.
Ciò perché non è possibile che una parte dell’attuale maggioranza fondi la propria azione sui “No”, che vanno bene quando si protesta, ma vanno malissimo quando si governa.
La serie più grave di “No” riguarda le opere pubbliche e la costruzione delle infrastrutture, di livello internazione come la Lav o di livello nazionale, regionale o locale.
Tenere i cantieri chiusi e le opere ferme è un disastro perché non immette liquidità nel circuito finanziario nazionale e locale, blocca l’occupazione, ferma l’indotto e per conseguenza i consumi, che già in dicembre hanno segnato un calo, seppur modesto.
Quando si bloccano i due assi dell’economia, cioè investimenti e consumi, il Pil regredisce, la disoccupazione aumenta, la povertà dilaga. A nulla vale una misura come il Reddito di cittadinanza.
Il bilancio dello Stato 2019 non regge neanche all’urto dei giovani pensionati sessantaduenni che quest’anno saranno qualche decina di migliaia. Ma appena il sistema andrà a regime nel triennio, diventeranno centinaia di migliaia e forse raggiungeranno il numero magico che Salvini ha portato in giro come una bandiera: un milione. Con un milione di baby pensionati, l’Inps salterà.
Quel furbone di Di Maio ha ottenuto la nomina di Commissario (si badi, non Presidente) dell’Inps, di un suo consigliere, tale professor Pasquale Tridico.
Pare sia quel genio che ha inventato il Reddito di cittadinanza. Se userà lo stesso metodo per gestire l’Inps farà saltare il sistema previdenziale italiano. Ricordiamo che il più grande istituto di Previdenza, e uno dei più grandi d’Europa, distribuisce ogni anno ben 340 miliardi sui circa 800 di spese del bilancio dello Stato.
Una macchina gigantesca che solo chi ha grandi competenze può gestire.
Continuando a privilegiare la spesa corrente rispetto a quella per investimenti, il burrone è prossimo perché, ripetiamo per l’ennesima volta, essa muove una leva economica pari a uno, mentre la spesa per investimenti muove una leva economica pari a cinque o dieci volte, creando otto-diecimila posti di lavoro per ogni miliardo effettivamente speso.
Vogliamo sottolineare anche questo punto: non importa quanto viene stanziato, importa quanto viene effettivamente speso mediante bonifici bancari, perché solo l’immissione di liquidità crea movimento nell’economia. Ricordiamo l’importante legge economica secondo la quale più rapido ed alto è il numero di volte in cui si scambia la moneta e più l’economia andrà meglio .
La burocrazia di tutti i livelli ha una grande responsabilità sul fermo dei cantieri. Alle volte non rilascia certificati perché manca un documento peraltro di modesta importanza. Una responsabilità che non viene sanzionata dal ceto politico, che ha responsabilità di controllo, e dovrebbe risponderne ai cittadini. Ma non lo fa. Senza subire sanzioni.
