Tante le novità previste per il fronte mare, fra tutela dell’ambiente e opportunità di fruizione. L’Amministrazione comunale ha presentato il documento già inoltrato agli uffici regionali
PALERMO – Campi sportivi, ristoranti, nuove spiagge attrezzate, solarium, un centro di educazione ambientale: sono alcune delle novità che cambieranno volto alla costa della città, contenute nella proposta di Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime (Pudm) adottata dalla Giunta comunale e presentata dal sindaco Leoluca Orlando.
Il documento, che ora andrà al vaglio della Regione siciliana e del Consiglio comunale, sarà approvato nei prossimi 18 mesi, previa consultazione dei cittadini che potranno avanzare proposte ed osservazioni.
“Un traguardo che si raggiunge dopo sei anni – ha detto il sindaco – se consideriamo che l’iter è iniziato nel 2013. Ci auguriamo che i tempi adesso siano brevi perché il Piano d’uso del demanio marittimo è innanzitutto uno strumento di controllo sociale. Lo invieremo anche alla Commissione europea affinché le regole siano rispettate da tutti, a partire dall’Amministrazione comunale”.
L’assessore uscente all’Ambiente, Sergio Marino, ha illustrato gli obiettivi del documento: “Il primo – ha spiegato – è quello del mantenimento di gran parte della costa libera e gratuita alla fruizione dei cittadini. L’altro punto importante è l’adeguamento alle linee guida per la salvaguardia di aree soggette a particolari regimi di tutela”.
Leoluca Orlando durante la conferenza stampa
Il provvedimento della Giunta prevede che le aree della costa, da Villabate a Isola delle Femmine, siano suddivise in diversi lotti da assegnare con un bando pubblico per sei anni. Sono previsti circa 80 lotti per complessivi 180 mila metri quadri, destinati a 45 spiagge attrezzate, 11 punti di ristoro, sei ristoranti, campi sportivi da spiaggia. Sarà realizzata una pista ciclabile da 25 km parallela alla costa. La proposta contiene anche l’esproprio della strada privata che porta a Capo Gallo, un parco alla foce del Fiume Oreto e una cittadella della nautica dove c’è l’ex chimica Arenella.
Ciascuna concessione non potrà superare i tremila metri quadri e dovrà alternarsi con aree destinate alla libera fruizione. I bandi di assegnazione delle aree, a eccezione di pochi casi, saranno pubblicati nel 2020, dopo la scadenza delle concessioni vigenti.
Il nuovo Pudm divide la costa in aree di rilevante interesse naturalistico, aree di spiaggia, aree di scogliera, aree per il libero transito, aree per solarium e attrezzature. “Marino – ha commentato l’assessore designato all’Ambiente, Giusto Catania – mi offre uno strumento importante per far sì che la città possa usufruire nel migliore dei modi del suo mare”.
La storia del Piano d’utilizzo del Demanio marittimo è travagliata. Nel 2013 la Giunta di Palermo varò una proposta e la inviò nel 2014 alla Regione. Nel 2017 la Regione rispose con esito negativo, perché il documento non teneva conto delle nuove linee guida, scritte, intanto, nel 2016.
Il Comune, preso atto degli aggiornamenti è ripartito con una nuova proposta che ha condiviso con le associazioni e gli operatori interessati alla costa di Palermo. Il percorso è così andato avanti fino a oggi, tra delibere e tavoli tecnici, e adesso le carte sono di nuovo in mano alla Regione prima di ritornare a Sala delle Lapidi.
“Mi auguro – ha concluso il sindaco Orlando – che il Piano possa avere le valutazioni al più presto. Attorno a questo documento c’è una produzione economica seria. Facciamo appello a tutti, innanzitutto alla Regione, a cui ad aprile chiederemo un incontro in presenza delle associazioni a dimostrazione che dietro il documento c’è stato un lavoro condiviso”.
