Confronti. Approfondimento su regionali e ministeriali.
Costo del lavoro pubblico. La spesa per dipendente della Regione a confronto con quello del Ministero tra retribuzioni, oneri sociali, Tfr, formazione e indennità.
1,2 miliardi. È la spesa nel 2008 per il personale a tempo determinato e a tempo indeterminato (20.989 unità) della Regione siciliana, contro 7,7 mld dello Stato per i 184.981 ministeriali.
PALERMO – Il personale dipendente della Regione Siciliana al 31 dicembre 2008 risultava pari a 20.989 unità. Il dato è tratto dal più recente documento della Corte dei conti Sicilia sul tema, ovvero dalla Requisitoria del procuratore generale d’Appello Giovanni Coppola, nell’ambito dell’udienza del 30 giugno 2009 sul Giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2008.
Su 20.989 unità, 13.986 sono dipendenti a tempo indeterminato e 7.003 a tempo determinato. Dunque un numero complessivo più alto di quello indicato nell’articolo pubblicato sul “Corriere della Sera” del 2 febbraio 2010 che citava 19.129 tra dipendenti fissi e a tempo determinato, richiamando una relazione della Corte dei conti siciliana di fine gennaio.
In realtà, contattando la Corte dei conti Sicilia, sia la Sezione di controllo che la Procura generale d’appello, abbiamo avuto la conferma che l’ultima documentazione che si occupa del personale della Regione è quella diffusa a fine giugno 2009. Nessuna indagine sul personale della Regione è stata recentemente svolta né tanto meno diffusa a gennaio 2010 dalla Corte dei conti Sicilia, né è mai stato svolto uno studio apposito che metta a confronto personale ministeriale e personale regionale dal punto di vista degli stipendi.
Dall’ultima indagine utile, dunque, quella in coincidenza con il Giudizio di parificazione, risulta, come già pubblicato dal Quotidiano di Sicilia sull’edizione del 22 luglio del 2009, che dal 2004 al 2008 gli stipendi del personale regionale sono aumentati del 38 per cento, cioè sono passati da 593,3 milioni nel 2004 a 817,8 milioni nel 2008, 225 milioni di euro in più. Nel frattempo il personale è aumentato del 20,5 per cento.
La Corte dei conti Sicilia ha individuato le cause di questo clamoroso aumento, tra cui l’aumento delle risorse stanziate per il pagamento delle retribuzioni di posizione e risultato del personale dirigenziale oppure il trattamento accessorio del personale a tempo determinato che è passato da 1,9 milioni nel 2004 a 10,3 mln € nel 2008.
La Corte dei conti lo ha detto chiaro: per porre un freno a questa situazione “occorre agire sulle politiche retributive mantenendo gli aumenti di costo del lavoro in linea con gli andamenti della spesa del personale di altri comparti, legando eventuali aumenti ad incrementi della produttività”.
Se si prende il numero dei dipendenti al 31/12/2008, ovvero 20.989 unità e si divide per l’importo totale degli emolumenti, 817,8 milioni di euro, il risultato corrisponde allo stipendio medio di un regionale, che è pari a 38.963 euro. Se lo confrontiamo alla retribuzione media di un dipendente ministeriale, riportata nel Conto annuale dello Stato anno 2008 della Ragioneria generale dello Stato, di 28.556 euro, ogni regionale prende 10.407 euro in più di un ministeriale, cioè il 36 % in più che il “Corriere della sera” ha arrotondato al 40 per cento.
I dipendenti ministeriali in Sicilia sono 14.306 a fronte di 184.981 in tutta Italia. Dal momento che il costo del lavoro non è dato solo dalle retribuzioni, ma anche da Oneri sociali, spese per la formazione del personale, indennità di missione, per il totale dei ministeriali esso risulta dal Conto annuale 2008 complessivamente in Italia di 7,7 miliardi, le retribuzioni da sole di 5,5 miliardi. Dunque, dividendo 7,7 mld per 184.981 unità, risulta un costo medio per ministeriale di 41.625 euro.
Se guardiamo ai regionali per arrivare al costo complessivo bisogna aggiungere agli 817,8 mln euro delle retribuzioni, circa 300 mln di euro tra indennità di quiescenza e altri oneri, inclusi 15 milioni € per lavoratori socialmente utili presso enti locali, aziende sanitarie, Ipab, Camere di Commercio, Iacp e Università per una spesa totale di 1,2 miliardi (vedi inchiesta del QdS del 22 luglio 2009). Se dividiamo 1,2 miliardi per 20.989 unità sono 57.173 euro ciascuno. Dunque il regionale costa 15.548 euro in più all’anno di un ministeriale, cioè il 37 per cento in più.