Bonus eccellenze, sgravi contributivi per fermare "la fuga di cervelli" - QdS

Bonus eccellenze, sgravi contributivi per fermare “la fuga di cervelli”

Bonus eccellenze, sgravi contributivi per fermare “la fuga di cervelli”

venerdì 15 Marzo 2019

Incentivo occupazionale a favore di giovani laureati o in possesso di un dottorato di ricerca. Agevolazione per contratti di lavoro a tempo indeterminato, esclusa la Pa

ROMA – Sono trascorsi più di 60 giorni dall’inizio dell’anno 2019 ed ancora oggi siamo in attesa della pubblicazione di un’apposita circolare Inps nella quale saranno stabilite le modalità di fruizione dello sgravio contributivo, c.d. Bonus Eccellenze previsto dalla nuova legge di bilancio 2019.
 
La legge di Bilancio 2019 ( (articolo 1, comma 247, L. 145/2018) ha introdotto per la prima volta un nuovo sgravio contributivo basato sull’eccellenza, c.d. Bonus Eccellenze, incentivo occupazionale a favore di giovani eccellenze, laureati o in possesso di un dottorato di ricerca, che soddisfano particolari requisiti.
 
Soggetti beneficiari
L’agevolazione spetta ai datori di lavoro privati, con esclusione della pubblica amministrazione, che effettuano dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 assunzioni a tempo indeterminato ovvero nel caso di trasformazione, nel medesimo periodo.
 
Requisiti dei lavoratori assunti
I requisiti dei lavoratori assunti che consentono l’accesso a tale beneficio contributivo sono temporali e anagrafici:
•possesso della laurea magistrale, ottenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 con la votazione di 110 e lode e con una media ponderata di almeno 108/110, entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento dei 30 anni di età, in università statali o non statali legalmente riconosciute;
•possesso di un dottorato di ricerca, ottenuto nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 e prima del compimento dei 34 anni di età, in università statali o non statali legalmente riconosciute.
 
Agevolazione
La misura dell’incentivo, pari allo sgravio totale annuale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, ed entro il limite massimo di 8 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato e per la durata massima di 12 mesi a decorrere dalla data di assunzione, che comunque deve essere effettuata entro il 31 dicembre 2019.
 
Lo sgravio spetta per i contratti di lavoro a tempo indeterminato, anche a tempo parziale. In questa ipotesi, il massimale annuo di 8 mila euro deve essere proporzionalmente ridotto.
L’agevolazione spetta anche nel caso di trasformazione di rapporti di lavoro a termine in contratti a tempo indeterminato intervenuta nel corso del 2019, e fermo restando il possesso dei requisiti generali alla data della trasformazione.
L’agevolazione non spetta ai datori di lavoro privati che, nei dodici mesi precedenti all’assunzione, abbiano effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo, ovvero licenziamenti collettivi nelle stesse unità produttive in cui si intende procedere alle assunzioni o trasformazioni agevolate.
 
Qualora il datore di lavoro proceda al licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con il bonus occupazionale giovani eccellenze o di un lavoratore impiegato nella stessa unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica del lavoratore assunto con la suddetta agevolazione, questo comporta la decadenza del beneficio con contestuale revoca dell’agevolazione nonché il recupero dello sgravio già fruito precedentemente.
 
L’agevolazione è cumulabile con altri incentivi all’assunzione, di natura economica o contributiva, previsti dalla disciplina nazionale e regionale ed è fruibile nel rispetto delle norme dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”.

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