La Sicilia sprofonda, l'Ars invece "prospera" - QdS

La Sicilia sprofonda, l’Ars invece “prospera”

Raffaella Pessina

La Sicilia sprofonda, l’Ars invece “prospera”

giovedì 21 Marzo 2019

Deputati: nessun taglio a indennità e diaria ma sono gli ex parlamentari a costare di più (18,5 milioni contro 15,2). 6 milioni ai gruppi parlamentari. Spesa corrente all’83,7%. Il Parlamento siciliano spenderà nel 2019 200 milioni, il Consiglio della Lombardia 82,2 milioni

PALERMO – Nelle scorse settimane l’Aula di Palazzo dei Normanni ha approvato il bilancio interno dell’Assemblea regionale siciliana per il 2019. Si prevede una spesa di circa 200 milioni di euro. Abbiamo esaminato nel dettaglio le voci di spesa, cercando di capire in che misura incide il costo dei 70 parlamentari eletti all’Ars.
 
Le indennità dei deputati ricadono all’interno del bilancio tra le spese obbligatorie, che ammontano a 128 milioni 620 mila e ottocento euro. Secondo lo schema illustrato nel documento di bilancio interno il 7,61% viene destinato ai parlamentari, con una cifra pari a 15 milioni 285 mila euro. Questa cifra è composta da diverse voci. Abbiamo esaminato le singole voci, cercando di risalire al costo mensile di ciascuno dei 70 deputati.
 
INDENNITA’ LORDA MENSILE
Dal gennaio del 2014 è stata fissata in 6.600 euro mensili lordi per 12 mensilità e così è rimasta anche quest’anno. Il trattamento economico dei deputati regionali è previsto dalla legge regionale n. 44 del 30 dicembre 1965 è fissa ed è equiparato in misura pari a quanto previsto dalla legge n. 1261 del 31ottobre 1965 per i Parlamentari nazionali. La legge regionale n. 1 del 4 gennaio 2014 “ha comunque fissato la misura dell’indennità e della diaria a titolo di rimborso spese in 11.100 euro lordi mensili. Per ogni giorno in cui il Deputato non partecipi alle attività parlamentari nelle sedute d’Aula in cui si svolgono votazioni su testi legislativi o su atti di indirizzo politico iscritti all’ordine del giorno, è stata prevista, una trattenuta pari all’1% dell’indennità spettante. Totale della spesa: 5.544.000 euro.
 
RIMBORSO SPESE SOGGIORNO MENSILE (DIARIA)
Viene riconosciuta a titolo di rimborso per le spese di soggiorno a Palermo. Il consiglio di Presidenza ha fissato l’importo in 4.500 euro mensili. Queste cifre sono state rilevate dal sito ufficiale dell’Assemblea regionale alla voce Amministrazione trasparente. Totale della spesa: 3.780.000 euro.
 
COLLABORATORE (PORTABORSE) RIMBORSO MENSILE
Rimborso delle spese inerenti i collaboratori dei deputati. La disciplina attuale prevede un rimborso di 3.180 euro mensili. L’erogazione del rimborso ha luogo alla presentazione dei documenti idonei comprovanti la spesa sostenuta, per un totale di 2.671.200 euro.
 
INDENNITA’ PARLAMENTARE DEPUTATO SUPPLENTE
Non è stato possibile quantificare la cifra per mancanza di dati.
 
INDENNITA’ DI UFFICIO
Questa indennità riguarda gli importi che vengono corrisposti ai deputati che ricoprono ulteriori cariche all’interno del Palazzo dei Normanni oltre a quello legato alla carica di deputato semplice. Le cariche riguardano quella di presidente dell’Ars, dei due vicepresidenti, dei tre deputati questori, dei cinque deputati segretari, degli attuali nove presidenti dei gruppi parlamentari e dei sette presidenti delle commissioni, ai quali si vanno ad aggiungere le indennità dei vice presidenti delle commissioni legislative (14) e sette segretari. Il totale, come è facile intuire, raggiunge più dei due terzi del totale dei parlamentari (70). Abbiamo sommato gli importi e diviso comunque per tutti e 70 l’importo totale 40.580,58, con una cifra pro capite di 579,72 euro al mese.
 
DEPUTAZIONI E MISSIONI
Questa voce riguarda i viaggi che i deputati compiono in quanto deputati regionali in rappresentanza della nostra Regione e abbiamo ricavato il dato come sempre andando a sommare le missioni del 2018, illustrate sul sito ufficiale dell’Ars alla voce Amministrazione trasparente. L’importo totale delle missioni ammonta a 23.703,27 euro che pro capite al mese è di soli 28 euro.
 
ASSEGNO DI FINE MANDATO
Calcolato sull’importo di una mensilità di indennità parlamentare lorda per anno di mandato parlamentare; non può comunque eccedere il limite di dieci anni di mandato, anche non consecutivi. Viene operata mensilmente al deputato una trattenuta pari all’1% dell’indennità mensile lorda per contribuire all’assegno di fine mandato, quindi 66 euro al mese per ciascun deputato. Il resto lo mette l’Amministrazione: 484 mensili per ogni deputato. La spesa mensile per questa voce è pari a 33.880 euro al mese.
 
TRASFERIMENTI AI GRUPPI PARLAMENTARI
Nel documento di bilancio interno approvato per il 2019 si evince che la cifra annuale destinata ai gruppi parlamentari è pari a 6 milioni 135 mila 700 euro. Volendo rapportare le cifre per ogni deputato, si ricava che mensilmente l’importo è pari a 7.303,37 euro.
In buona sostanza, dunque, analizzando tutte le voci e sommando i relativi costi, emerge che ciascun deputato costa ai siciliani complessivamente 22.674,00 euro mensili.
 

 
Il Consiglio regionale della Lombardia nel 2019 spenderà 82,2 milioni di euro
 
Il Quotidiano di Sicilia ha voluto confrontare le spese dell’Assemblea regionale siciliana con quelle del Consiglio regionale della Lombardia che possiede il doppio della popolazione (10 milioni di abitanti circa contro i 5 milioni della Sicilia) e che ha però un Consiglio regionale composto da venti unità in più rispetto al Parlamento di Palazzo dei Normanni, 90 contro 70.
Il bilancio interno del consiglio regionale della Lombardia per il 2019 prevede una spesa complessiva di 82.209.000,00 euro contro i 200.650.487,34. Esaminando nel dettaglio le voci di cui si compone la spesa, si evidenzia come la Lombardia spenda per i suoi consiglieri la somma di 10 milioni e 890.000 euro (90 unità), mentre la Sicilia 15 milioni 285.000 per 70 deputati.
 
Ma la differenza più evidente è quella per i vitalizi degli ex consiglieri: 15.864.851,00 per i siciliani tra vitalizi diretti ed indiretti , 6 milioni e 840.000 per i lombardi. Più equilibrata la spesa per i gruppi parlamentari: Palazzo dei Normanni spende 6 milioni 135.700 euro per 9 gruppi, mentre la Lombardia 510.000 euro + 4.934.809,00 per 11 gruppi consiliari.
Più incisiva la differenza di spesa per il personale interno: all’Ars (26.150.000) la cifra è più del doppio della Lombardia (12.427.330,00). Il personale siciliano del Palazzo Reale è di 218 unità, aggiornato a settembre dello scorso anno, mentre il personale del Consiglio regionale Lombardia è di 308 unità, anche se il dato è aggiornato al 2017.
Per l’annualità 2019 le spese obbligatorie lombarde ammontano a un totale di 59.468.344 euro, contro i 128.620.700 euro dell’Assemblea regionale. La Regione Lombardia trasferisce per il 2019 al Consiglio regionale per il suo funzionamento 60.204.590 euro, la Regione Sicilia dà all’Ars 137.500.000,00.
Vediamo ora nel dettaglio come si compone il trattamento economico dei parlamentari siciliani e quello dei consiglieri lombardi.
Indennità di carica: Sicilia, 6.600 euro mensili, Lombardia 6.327,00 lordi, per dodici mensilità.
Diaria: Sicilia 4.500,00 euro mensili contro i 4.218,00 della Lombardia.
 

 
Il paradosso: gli “ex” costano più dei deputati
 
PALERMO – C’è una voce nel bilancio interno dell’Ars che pesa come un macigno ed è quella che riguarda il pagamento dei vitalizi degli ex parlamentari. La cifra addirittura supera quella impegnata per i deputati ancora in carica. I vitalizi incidono per il 9,22% sul totale delle spese obbligatorie, una cifra pari a 18 milioni e mezzo di euro e che supera di gran lunga i poco più di 15 milioni di euro destinati ai deputati.
 
Quello dei vitalizi è un tema di particolare attualità poiché il Movimento Cinquestelle ne ha chiesto la rivisitazione, mentre il Presidente dell’Ars Miccichè non si è mostrato favorevole in questa direzione. Lo Stato centrale inoltre ha deciso il taglio dei trasferimenti per quelle regioni che non si adegueranno il taglio dei vitalizi e il Governatore Nello Musumeci ha passato la palla all’Assemblea regionale, ritenendo la materia di competenza del Palazzo dei Normanni. Il gruppo Cinquestelle all’Ars invece preme affinché la Sicilia si allinei a tutte le altre regioni. Sul sito ufficiale dell’Assemblea regionale sono pubblicati gli elenchi da cui si evidenzia che gli assegni vitalizi diretti sono 158 per una spesa complessiva mensile € 761.587,94, quelli di reversibilità sono 123 per una spesa totale mensile di € 560.483,03.
 
L’istituto dell’assegno vitalizio a favore degli ex deputati dell’Ars è stato abolito a decorrere dal 1°gennaio 2012, ma come abbiamo visto, continuano ad essere erogati ai beneficiari che ne avevano maturato il diritto ai sensi della precedente normativa prima dell’entrata in vigore della nuova disciplina.
 
Dalla stessa data è stato istituito un sistema previdenziale contributivo, simile a quello previsto per i pubblici dipendenti, in base al quale il deputato cessato dalla carica, riceve al momento in cui matura il relativo diritto, una pensione commisurata all’ammontare dei contributi versati. Il nuovo regolamento delle pensioni prevede a carico del deputato una trattenuta mensile pari all’8,80% dell’indennità lorda.

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