Il tasso non convince? Non si è avuta una copia completa del contratto? C’è qualche polizza assicurativa strana? Domande a cui si potrà rispondere senza andare in causa, con un semplice ricorso che ha il costo ridotto di 20 euro rimborsabili. Le banche e gli altri intermediari finanziari sono stati obbligati ad aderire a sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela. La Banca d’Italia ha adottato il 18 giugno 2009 le disposizioni di attuazione della relativa delibera del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio. Uno strumento che in Sicilia ha un significato particolare. L’accesso al credito infatti e le condizioni a cui è permesso costituiscono un problema in Sicilia. Facciamo qualche passo indietro.
Andiamo ora a vedere i dettagli dell’Abf. L’arbitro bancario finanziario è composto da un organo decidente e da una segreteria tecnica. L’organo decidente è articolato sul territorio nazionale in tre collegi: uno a Milano, uno a Roma e uno a Napoli. Quest’ultimo ha competenza per il Sud, e quindi anche per la Sicilia. Sono obbligati ad aderire all’Arbitro bancario finanziario le banche, gli intermediari finanziari iscritti negli elenchi previsti dagli artt. 106 e 107 del Testo unico bancario, i confidi, i cambiavalute; le banche e gli intermediari esteri che svolgono in Italia le operazioni e i servizi disciplinati dal titolo VI del testo unico, gli istituti di moneta elettronica e poste italiane per le attività di Bancoposta. Un’alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice, che spesso invece comporta procedure complesse, costose e lunghe.
Il modulo compilato e firmato, con i relativi allegati, e l’attestazione del pagamento di 20 euro devono essere inoltrati, personalmente o tramite un rappresentante (incluse le associazioni di categoria alle quali il cliente aderisce) per posta, via fax o con posta elettronica certificata (pec), alla segreteria tecnica competente o ad una qualunque delle filiali della Banca d’Italia o anche a mano presso una delle Filiali della Banca d’Italia aperte al pubblico, che lo inviano alla Segreteria tecnica competente. Non appena presentato il ricorso all’Arbitro il cliente deve inviarne copia all’intermediario con lettera raccomandata a/r o per posta elettronica certificata (pec). Se non rimane soddisfatto neanche delle decisioni dell’Arbitro, può comunque rivolgersi al giudice.