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Messina – A Taormina bilanci ancora in stand-by

Massimo Mobilia

Messina – A Taormina bilanci ancora in stand-by

mercoledì 27 Marzo 2019

L’Azienda servizi municipalizzati, da anni in liquidazione, deve sistemare le proprie finanze. Mancano all’appello Consuntivo 2017, Bilancio di previsione 2018 e Previsionale 2019

TAORMINA (ME) – Non bastasse la già compromessa situazione finanziaria, che ha costretto il Comune ad aggrapparsi al Piano di riequilibrio economico, si sono ulteriormente allungati i tempi per l’approvazione dei bilanci a causa dei nodi riguardanti la municipalizzata Asm.
 
In Consiglio comunale manca ancora all’appello, infatti, l’approvazione del Bilancio di previsione 2018 – già deliberato dalla Giunta il 28 dicembre scorso – senza dimenticare il Consuntivo del 2017 e, stando ai termini di legge, anche il Preventivo 2019. Tutta colpa dell’Azienda servizi municipalizzati, secondo quanto filtra da Palazzo dei Giurati, che deve prima mettere a posto i propri “conti col passato” in modo da non inficiare ulteriormente i documenti contabili del Comune, ovvero approvare definitivamente i bilanci ancora pendenti dal 2011 al 2017.
 
Uno stop forzato sul quale, per la prima volta dopo tutti questi anni, i Revisori dei Conti non hanno voluto fare marcia indietro, bloccando così le speranze di rientrare nei termini di marzo per approvare tutti i bilanci mancanti. Motivo che, unito a riserve dei Revisori anche sulla gestione del contenzioso, hanno portato proprio ieri l’assessore al ramo, Giuseppe Caltabiano, a presentare le dimissioni.
 
Da quando nel 2011 e poi nel 2012 la Corte dei Conti si era pronunciata negativamente sui bilanci di Asm, il Consiglio comunale non se l’era più sentita di portare in Aula i documenti contabili della propria municipalizzata, tra l’altro in una fase di “eterna” liquidazione, iniziata proprio otto anni fa per passivi insostenibili. L’Azienda ha conosciuto poi una gestione di cassa favorevole, grazie agli incassi di parcheggi e funivia, chiudendo sempre in attivo dal 2014 in poi, ma portandosi dietro problemi pregressi. Aggravati infine, nelle ultime settimane, da una notifica dell’Agenzia delle Entrate, secondo cui Asm avrebbe omesso al fisco qualcosa come 860 mila euro nelle dichiarazioni del 2014, 2015 e 2016 (in particolare nel 2014 con 842 mila euro tra imposte e sanzioni).
 
“Asm è un cancro per il Comune”, aveva dichiarato tempo addietro il sindaco, Mario Bolognari, auspicando presto la fine della liquidazione e un cambio di rotta nella gestione. Una delle primissime delibere di Giunta del 2019 era stata proprio un Atto di indirizzo rivolto alla municipalizzata per la riduzione e la razionalizzazione dei costi, mediante un monitoraggio costante di entrate e spese, budget previsionali, report trimestrali e controlli di scostamento su ogni singola voce. La tegola del Fisco ha però rimescolato le carte, confermando in qualche modo il giudizio negativo del primo cittadino. Si farà comunque ricorso, con un lavoro di accertamento attualmente in corso con il consulente fiscale, Enrico Spicuzza, che era già stato chiamato in azienda per la certificazione dei bilanci e i report chiesti dalla Giunta.
 
Tra Comune e Asm, inoltre, rimane aperto il confronto tra le somme reclamate da una parte e dall’altra, anche se Bolognari aveva specificato in Consiglio comunale che la via delle “compensazioni” non era più percorribile. In sostanza Asm, non essendo un privato, non può avanzare richieste che in passato erano state compensate con i ticket incassati dall’Azienda: “Se Asm produce un guadagno, il guadagno è del Comune, e va reinvestito in funzione di servizi aziendali. In caso di passivi, invece, sarà sempre il Comune a dover coprire la parte scoperta”.
 
Infine, a rendere le acque della municipalizzata ancora più turbolente ci si è messo pure il Decreto Dignità del Gioverno nazionale, che va a bloccare il rinnovo dei contratti di numerosi lavoratori interinali, utili in questi anni per coprire diversi ruoli vista l’impossibilità di assunzioni stabili. Rimane aperto un tavolo di confronto tra Asm, la società Wintime che gestisce queste risorse e le parti sindacali, per tentare di trovare una strada, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione estiva quando le unità di personale necessarie saranno nettamente superiori a quelle invernali.

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