La Fondazione prevista dalla l.r. 2/02 è voluta da entrambe le parti ma con contenuti differenti. Provincia e Comuni di Taormina e Messina rivendicano autonomia nello Statuto
TAORMINA (ME) – Ennesimo colpo di scena sul futuro gestionale di TaorminaArte. Gli enti che compongono il Comitato gestore, ovvero la provincia regionale di Messina e i comuni di Taormina e Messina, hanno infatti velocizzato l’iter normativo per la realizzazione della Fondazione.
I tre enti hanno infatti adottato, attraverso rispettive delibere di giunta, lo statuto della nascente Fondazione, dando ai rispettivi consigli il mandato di stabilire per essa un fondo di dotazione, secondo quanto previsto dalla L.R. 2/2002.
Gli enti messinesi hanno velocizzato questa procedura in maniera autonoma rispetto all’assessorato regionale al Turismo, da cui dipende TaoArte, perché vogliono assicurate le loro prerogative nel nuovo organismo amministrativo. Questa presa di posizione nasce, infatti, dalla considerazione che la Regione voglia assumersi maggiori poteri gestionali, mentre il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca e il presidente della provincia, Nanni Ricevuto, hanno rivendicato i meriti sulla gestione virtuosa degli ultimi anni, che a loro parere ha tirato fuori TaoArte dal fallimento.
L’assessore regionale al Turismo, Nino Strano, ha aperto le porte a quanto prodotto dagli enti locali precisando però che lo statuto deve essere approvato in ultima istanza dagli uffici regionali, e ha inoltre ricordato di aver creato nel 1996 (L.R. 33 art. 38), sempre da assessore regionale, un apposito fondo di 7 miliardi di lire, circa 3,5 milioni di euro, che ancora oggi costituisce la fonte principale di sostegno per TaorminaArte.
La Regione, tra l’altro, attraverso il commissario ad acta, Dora Piazza, secondo la citata legge 2/02 aveva già prodotto uno statuto per la Fondazione, che manteneva la presidenza per Taormina e non si discostava di molto da quello adottato adesso dagli enti locali. Su quella base Taormina si era mossa conferendo solo un proprio bene patrimoniale, ovvero i locali dell’ex Pretura, con una delibera consiliare del 2008 e il comune di Messina aveva conferito la sua quota nel periodo del commissariamento.
Di fronte agli ultimi sviluppi, sembra quindi che nella bagarre politica intercorsa tra Messina e Palermo, a farne le spese sia sempre la città di Taormina che subisce interessi a sé estranei su un punto cruciale per il suo futuro economico e così su TaorminaArte rischia di mantenere solo il nome.
La gestione. Entrate e spese maggiormente trasparenti
TAORMINA (ME) – Nel caos creatosi in questi giorni attorno al futuro di TaorminaArte, è intervenuto il presidente della regione, Lombardo, in visita nella Perla dello Ionio, rassicurando tutti sul mantenimento della presidenza della nascente Fondazione al sindaco di Taormina. “La Regione – ha detto – continuerà a finanziare in maniera seria TaoArte e le entrate saranno trasparenti per coprire spese reali”. Infatti, l’anno scorso con 550 mila euro la sezione musica ha fruttato incassi record andati ben oltre le spese, ma il festival del cinema con 2,5 mln di euro a disposizione, non ha prodotto alcun guadagno.
Il Consiglio comunale ha intanto voluto prendere in mano la situazione per tutelare l’interesse generale della città di fronte allo statuto approvato con delibera di giunta.
La prerogativa spettava infatti ad esso e per salvare l’atto da eventuale vizio lo sottoporrà, in seduta straordinaria, all’istituto della ratifica con eventuali modifiche e/o integrazioni. Alla Regione si chiede il mantenimento degli impegni.