Salta la tabella H ma Enti e associazioni beneficiati comunque per 78 milioni di euro. Cracolici (Pd) chiede al Governo di bloccare i finanziamenti
PALERMO – Anche quest’anno la manovra finanziaria è riuscita a compiere magie nei vari capitoli di bilancio: abolita pubblicamente la tabella H, o meglio la maggior parte di essa, sono rispuntati i soliti contributi alle associazioni sponsorizzate e alle quali sono stati dati ben 14 milioni di euro in più rispetto alla precedente finanziaria (78 milioni contro i 64 dell’anno scorso).
L’unico a pagare le conseguenze dei tagli contro gli sprechi è stato il Banco Alimentare (in quota al senatore Totò Cuffaro), al quale sono stati tolti 300.000 euro. Da non dimenticare che la manovra finanziaria è stata approvata un mese prima dalle elezioni (amministrative ed europee) ed una occasione così ghiotta di elargire contributi a largo raggio non poteva essere persa.
E così in una notte, come sempre accade in questi casi, complice la stanchezza dei presenti, gli interessati sono riusciti ad inserire contributi come quello per la Palermo Rugby (200.000 euro), per il Combat Club Gela ( 50.000 euro), l’Unione Giuristi Cattolici (200 mila euro ad Agrigento e 50 mila a Palermo), l’Associazione Caput Mundi (100 mila euro) che fa capo al deputato Francesco Mineo, i Legionari di Cristo (100 mila euro), l’Associazione Bandistica San Catanzaro di Borgetto (50 mila euro).
Circa un centinaio le associazioni culturali che dipendono dall’Assessorato di Antonello Antinoro alle quali viene data una cifra che si aggira per ciascuna di esse intorno a 50 mila euro. Altri 100 mila euro vengono stanziati per la Fondazione Curella di Pietro Busetta, economista che ha già beneficiato quest’anno di due incarichi affidatigli dalla Presidenza della Regione (21.600 euro).
Addirittura un milione e mezzo di euro sono stati dati alla Scuola di eccellenza di formazione universitaria di Catania. Inutile elencare tutte le associazioni che hanno usufruito dei benefici elargiti dalla Regione anche perché il punto è che dall’assessorato al Bilancio era arrivato il diktat che si dovevano operare tagli per risparmiare ed evitare sprechi in un momento poco felice per l’economia siciliana. In realtà, in barba a qualsiasi logica, questo non è avvenuto, assecondando i bisogni legati alla campagna elettorale che non rispettano il criterio meritocratico di coloro che chiedono un contributo finanziario per far camminare la propria associazione, ma piuttosto quello della conoscenza del politico.
E ancora, 30 mila euro sono stati dati al Museo Parco Jalari che fa capo al vice presidente dell’Ars Santi Formica, un milione di euro alla Fondazione Federico II, che aveva rischiato il fallimento per una gestione poco oculata e che adesso potrà rincominciare a sponsorizzare iniziative culturali e convegni. Interviene critica la sinistra con il capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici che chiede che il Presidente della Regione blocchi tutti i finanziamenti ad enti ed associazioni. E dire che l’assessore al Bilancio Michele Cimino aveva dichiarato mesi addietro: “Non ci sono più fondi per soddisfare le aspettative di una miriade di organismi foraggiati dalla Regione”.