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Catania – Zfu, Villa Fazio, bus, segnaletica. Per Librino, finora, solo parole

Melania Tanteri

Catania – Zfu, Villa Fazio, bus, segnaletica. Per Librino, finora, solo parole

mercoledì 10 Marzo 2010

Il Pd lancia un “Piano” per il quartiere e incontra i residenti che sottilineano sempre gli stessi problemi. Fagone (Cgil): “Disagio profondo, proposte di cambiamento ignorate dal Comune”

CATANIA – Una sessione specifica degli Stati Generali su Librino e l’utilizzo della Piattaforma per Librino, elaborata nel 2008 dalle associazioni del quartiere ma caduta nel dimenticatoio da parte del Comune, da trasformare in un vero piano di rilancio per il quartiere. Queste alcune delle richieste emerse durante “Viaggio a Librino”, l’iniziativa promossa dal Partito democratico catanese, organizzata dalle associazioni del quartiere per invitare chiunque sia interessato alla rinascita di Catania a “vedere” Librino e le tante cose che lì si muovono.
“Noi ci impegneremo per fare di Librino una questione dell’intera città – affermano i rappresentanti delle associazioni presenti all’incontro – e promuoveremo una grande iniziativa catanese in cui si affrontino seriamente i tanti problemi di questa parte della città e saremo più presenti nel quartiere”. La proposta di un “piano per Librino” e la richiesta di un vero impegno del Comune per il quartiere è stata avanzata dal parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, assieme al segretario provinciale del Pd Luca Spataro e al consigliere comunale Saro D’Agata ha partecipato. Un momento di ascolto, dunque, per rilanciare la “Piattaforma per Librino” e per sentire le esigenze reali dei residenti. Esigenze raccolte ogni giorno dalla Cgil Librino:
“Quello che emerge è un disagio profondo ma anche la voglia di cambiare – ha sottolineato la responsabile del centro di Librino della Camera del lavoro, Sara Fagone – per questo, assieme alle associazioni, avevamo elaborato una serie di proposte che sono state però ignorate dalle Giunte comunali che si sono avvicendate”.
Proposte basilari per la vita dei residenti: “Vogliamo strade, verde pubblico curato, il collegamento degli autobus Amt con il centro città, una scuola superiore, sedi distaccate dell’Università – ha aggiunto Sonia Messina, neopresidente del Comitato Librino Attivo – Questo quartiere non è solo degrado, è un quartiere vivo che ha la forza per denunciare: vogliamo che la politica ci aiuti, per ripristinare la dignità di tutti i residenti”.
Durante l’incontro, al quale hanno preso parte anche alcuni residenti, sono state avanzate proposte, sono stati elencati i tanti problemi irrisolti del quartiere ed è emerso soprattutto il senso di profondo abbandono da parte delle istituzioni vissuto e percepito dai residenti.
Impossibile non parlare anche della Zona franca urbana, possibilità di rilancio economico del quartiere: “La Zfu deve essere un’occasione per tornare a discutere con il Comune, attivando percorsi di democrazia partecipata che non esistono – ha detto Giusi Milazzo, segretaria confederale Cgil – Il sindaco organizza gli Stati Generali, ma è necessario aprire confronti reali con il quartiere, ascoltare la gente. Un esempio su tutti? Tornare a parlare di Villa Fazio, coinvolgere gli abitanti per chiedere loro cosa vorrebbero realizzare in questa struttura pubblica, ormai vandalizzata”.
Il consigliere comunale Saro D’Agata ha chiesto indirettamente “al sindaco Stancanelli di rispettare la promessa di un impegno economico del Comune per incrementare i fondi della Zfu”.
L’incontro è stato chiuso dal segretario provinciale del PD, Luca Spataro: “Abbiamo mostrato ai catanesi, partendo da chi sta peggio, a cosa può servire il Pd. Siamo venuti qui per ascoltare e per avere gli strumenti per fare, ognuno per la sua parte, nelle istituzioni”.

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