Le azioni realizzabili sono numerose, da quelle promozionali e pubblicitarie in particolare destinate a mettere in rilievo le caratteristiche intrinseche e i vantaggi dei prodotti soprattutto sul piano della qualità, della sicurezza degli alimenti, di metodi di produzione, degli aspetti nutrizionali e sanitari, dell’etichettatura, del benessere degli animali e del rispetto dell’ambiente.
Sul mercato interno le azioni di informazione possono riguardare anche le abitudini di consumo responsabile ed i danni provocati dal consumo pericoloso di bevande alcoliche. Inoltre le misure ammissibili possono anche assumere la forma di partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni, di importanza nazionale o europea, con padiglioni destinati a valorizzare l’immagine dei prodotti comunitari.
I programmi possono avere una durata da uno a tre anni. Per ogni tema/prodotto la Commissione fissa una strategia che si concretizza in linee direttrici alle quali devono conformarsi le proposte di programmi di informazione/promozione: le linee direttrici fissano gli obiettivi perseguiti, pubblico obiettivo, tipo di azione, durata, ecc…
I soggetti che possono beneficiare dei contributi della Commissione sono Pmi (piccole e medie imprese) e organizzazioni professionali e interprofessionali.
Per le azioni di promozione della frutta e della verdura destinate ai bambini nelle scuole e per le azioni di informazione svolte nella Comunità sulle abitudini di consumo responsabile e sui danni provocati dal consumo pericoloso di bevande alcoliche, il contributo comunitario può coprire fino al 60% dei costi.
A livello istituzionale il referente è la Direzione Generale Agricoltura della Commissione europea.