Parlamento. Spesa senza limiti e il cittadino paga.
Equiparazione al Senato. Come al Senato pesante crescita della voce destinata alle pensioni. Per il capitolo quinto balzo da 37,7 milioni nel 2008 a 41,7 nel 2009, ben 4 mln in più.
Gruppi parlamentari. Nonostante siano diminuiti come numero rispetto alla precedente legislatura, si calcola debbano costare di più: da 13,1 milioni nel 2008 a 13,7 nel 2009.
PALERMO – Il Parlamento regionale, durante la lunga maratona per l’approvazione della finanziaria, ha trovato anche il tempo per approvare i suoi documenti contabili: il rendiconto del 2008 e il bilancio per gli anni 2009-2010-2011. A dire il vero, così come avvenuto secondo consuetudine negli ultimi anni, si è trattato di un’approvazione lampo.
Seduta aperta alle 15.05 e in meno di mezz’ora tutto fatto. Nessuna relazione se non quella già contenuta nel testo e nemmeno un intervento di un deputato. Eppure, leggendo le cifre relative al bilancio per il 2009, la spesa dell’Assemblea regionale siciliana cresce di circa 5 milioni in più rispetto allo scorso anno e, fatto più curioso, anche rispetto alle previsioni di appena quattro mesi fa. Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire meglio quest’ultimo aspetto. Nel mese di gennaio, sempre da queste pagine, abbiamo riportato il dato di previsione di spesa per il 2009, così come risultava fotografato nel progetto di bilancio approvato dall’Ufficio di presidenza e pronto per l’approvazione in aula.
Ecco la prima sorpresa: il dato complessivo vagliato dai questori il 17 dicembre 2008 è risultato di € 165.084.402,20, mentre quello contenuto nel documento approvato il 22 aprile 2009, sempre dai questori e dal parlamento nella seduta lampo del 27 aprile, è di € 166.284.402,20.
A confermare la discrepanza fra i dati è la stessa relazione che accompagna il bilancio. All’inizio si legge, infatti, che ad intervenire sul triennio in questione vi è il Decreto n°104 del presidente dell’Assemblea datato 16 aprile 2009.
Ma al netto dell’incremento relativo all’anno precedente ci pare interessante rispondere alla domanda relativamente a dove si è allocata la crescita della spesa negli ultimi mesi.
Tralasciando dunque il confronto con il 2008 cerchiamo nel merito la differenza tra le “due versioni del bilancio 2009”.
Troviamo risposta specificamente in tre capitoli: nel VII relativo ai trasferimenti ai gruppi parlamentari, nel XVII identificato con la voce generica spese straordinarie e per ultimo nel XVIII riguardante gli oneri non ripartibili.
I trasferimenti passano complessivamente da € 13.100.000,00 ad € 13.712.000,00 e nel dettaglio la voce in crescita riguarda il contributo per il finanziamento dei gruppi e per il relativo personale che da € 7.500.000,00 passa a € 8.112.000,00.
Nelle spese straordinarie, invece, da una cifra iniziale fissata in € 1.020.000,00 si tocca la somma di € 1.720.000,00.
All’interno del capitolo a rimanere invariate sono le voci che riguardano le spese per la celebrazione del 60° anniversario dell’ARS ancora una volta fissate in € 300.000,00, cosi come i contributi da destinare ad attività culturali per € 200.000,00, mentre, la voce che lievita riguarda l’installazione dei sistemi di sorveglianza e sicurezza di Palazzo dei Normanni e le opere murarie. Quest’ultimo articolo balza da € 170.000,00 a € 870.000,00.
Gli oneri non ripartibili, infine, bloccati mesi fa in € 1.161.402,20 giungono ad un importo di € 2.349.402,20. In questo caso l’articolo interessato concerne il fondo di riserva per l’eventuale integrazione degli stanziamenti di bilancio. Il monte schizza da € 1.061.402,20 a € 2.249.402,20.
Tornando al dato iniziale è importante ricordare che della spesa complessiva, fissata in € 166.284.402,20, il 95% è finanziata mediante la dotazione ordinaria proveniente dal bilancio della Regione. Nel “bozzone” appena approvato in parlamento troviamo, infatti, appostata la somma di € 157.200.000,00 a valere sul capitolo 109301 dell’amministrazione Presidenza della Regione.